Sant’Anna Hospital di Catanzaro, il Consiglio di Stato sospende il decreto del Commissario che revocava l’accreditamento
«La notizia che il Consiglio di Stato, su ricorso degli avvocati Francesco Pitaro e Bernardo Giorgio Mattarella, ha sospeso il decreto del commissario e presidente Occhiuto che revocava l’accreditamento del S. Anna Hospital di Catanzaro, conferma gli inquietanti scenari già sollevati sulla vicenda e sul ruolo parziale giocato dallo stesso Occhiuto». Lo ha affermato, in una nota, il consigliere comunale, Vincenzo Capellupo. «Prima Occhiuto - ha proseguito - revoca l’accreditamento con un colpo di mano senza ascoltare le forze sociali e il Consiglio comunale del Capoluogo; dopo, sempre Occhiuto, con l’ennesimo atto commissariale sposta i posti letto della cardiochirurgia del S. Anna nella sua Cosenza. Un piano, dall’esclusiva logica elettorale, chiaro a tutti, che nessun beneficio porta ai malati calabresi e che mira a concentrare, insieme a tutte le altre azioni messe in campo da Occhiuto, tutte le possibili risorse sanitarie e universitarie calabresi nella sua Cosenza». Secondo Capellupo, «con questo approccio sbilanciato, non solo si sono minate competenze e professionalità costruite a Catanzaro in decenni di lavoro, ma si rischia di aprire la porta a ulteriori danni, anche erariali, che potrebbero ricadere su tutti i calabresi. I costi di una gestione errata e ideologica della sanità pubblica non possono essere pagati dalla collettività. Ed allora tornano le domande che ho più volte posto attraverso i media: Occhiuto poteva agire diversamente nell’interesse della Calabria? Occhiuto poteva essere consigliato diversamente dai suoi silenti amici catanzaresi? Quanto devono ancora arretrare il Capoluogo di Regione e la sanità calabrese prima che qualcuno dei suoi amici catanzaresi trovi il coraggio di alzare la voce?». «Il decreto monocratico con cui il Consiglio di Stato ha accolto la domanda di sospensione della sentenza del TAR di Catanzaro e del decreto di decadenza dell’accreditamento di Villa S. Anna riaccende le speranze affinché la cardiochirurgia possa continuare ad operare nella città di Catanzaro» È quanto dichiarano i consiglieri comunali Antonio Barberio e Raffaele Serò, esprimendo piena soddisfazione per l’esito della decisione. «Un ringraziamento sentito – proseguono i consiglieri – va all’Avv. Francesco Pitaro, al Prof. Bernardo Giorgio Mattarella e al curatore Avv. Francesco Manduca per la dedizione e la tenacia con cui stanno portando avanti una battaglia giudiziaria che coinvolge diritti primari della nostra comunità. Da un lato c’è chi – come Occhiuto – con ostinazione lavora per smantellare una delle eccellenze sanitarie del Sud, dall’altro c’è la Giustizia che, con forza e coraggio, difende il diritto alla cura, al lavoro, alla dignità. Noi, dal canto nostro, continueremo a mantenere alta l'attenzione mediatica e non permetteremo che la politica dell’abbandono prevalga sulla vita delle persone».