
La passione del testimone di giustizia Carmine Zappia per la politica è durata meno di un anno. Eletto nella tornata elettorale dell’8 e 9 giugno del 2024, s’è dimesso con decisione irrevocabile ed effetto immediato tanto dalla carica di consigliere comunale che da quella di presidente del Consiglio. A spingerlo a gettare la spugna sarebbero stati «intervenuti problemi di salute». Dichiarazione laconica e incontestabile, ma che non convince gli osservatori politici locali, propensi a considerarla come una motivazione, alla quale di norma si ricorre per non “bocciare” se stessi e non arrecare danno alla compagine nel cui programma s’era fermamente creduto.
Carmine Zappia s’era candidato nella lista “Rinascita nicoterese”, guidata dal sindaco uscente Pino Marasco, manifestando piena adesione al suo programma elettorale e nella convinzione che la commissione d’accesso, che era stata inviata dal Prefetto per indagare sulla regolarità dell’operato dell’amministrazione in carica, non avrebbe provocato lo scioglimento del Consiglio comunale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia