
«Comunità Democratica, il gruppo di ex popolari del Pd guidato da Graziano Delrio, si è costituito formalmente stamani in Associazione, con l’approvazione dello Statuto e l’elezione degli organi statutari provvisori. All’atto fondativo, apprende l’ANSA da alcuni presenti, hanno partecipato oltre a Delrio una trentina di persone, tra cui parlamentari, ex parlamentari, consiglieri regionali, amministratori locali, docenti universitari, esponenti dell’associazionismo. In autunno è previsto il lancio del sito internet e un altro grande evento al Sud, dopo quello a Milano il 18 gennaio e quello a Padova sulla cittadinanza.
I fondatori hanno eletto presidente Graziano Delrio, vicepresidenti Angela Ianaro (ex parlamentare e docente di farmacologia), Silvia Costa. L’ex senatore e padre dell’assegno unico, Stefano Lepri, è stato eletto tesoriere e coordinatore del direttivo, in cui sono stati eletti come consiglieri Patrizia Toia, Giampiero Della Zuanna (ex senatore e docente di demografia), Antonio Viscomi (ex vicepresidente della Regione Calabria ed ex deputato). Tra i fondatori, secondo quanto viene riferito vi sono i consiglieri regionali Monica Canali, Annamaria Bigon e Fabio Pizzul, gli ex parlamentari Enrico Farinone e Gianfranco Morgando, l’economista Leonardo Becchetti, l'ex presidente delle Acli Roberto Rossini.
«L'Associazione - si legge nello Statuto che l’Ansa ha potuto visionare - ha lo scopo di sviluppare e diffondere in Italia una cultura politica ispirata al personalismo comunitario, nonché di favorire la creazione di reti tra persone e gruppi, capaci di promuovere: 1) la democrazia e la pace a livello locale nazionale e sovranazionale, condizioni essenziali per la tutela ed il rispetto della dignità di ogni essere umano; 2) il sostegno a un autentico sentimento e progetto europeo di stampo federale; l'Europa va infatti difesa e rafforzata, perché è il deposito più importante di democrazia e libertà; 3) la promozione di una cultura della cittadinanza e della convivenza, che valorizzi le differenze rispetto a una identità escludente; 4) la tutela dei principi e dei valori costitutivi della nostra Costituzione, così da contribuire a ispirare un’innovativa azione politica; 5) politiche di sviluppo fondate sulla centralità della persona e delle comunità, capaci di contrastare le disuguaglianze e il mutamento climatico; di affermare una maggiore giustizia sociale; 6) l’aggregazione di numerose realtà positive e trasformatrici, presenti nei diversi territori, per promuovere azioni collettive; esiste infatti una società civile laboriosa e organizzata, che opera per il bene comune e che vuole trasformare tali iniziative in azione politica; 7) occasioni di partecipazione alla cosa pubblica, permettendo di essere protagonisti e di creare condizioni per avere una vita piena di relazioni e di connessioni abilitanti, capaci di muovere energie singole e comunitarie».
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