
Se anche il mediatore per antonomasia, il sindaco della città Enzo Romeo, sempre teso a tenere bassi i toni ed abbastanza propenso a subire senza battere ciglio gli attacchi in Aula, finisce per perdere le staffe, come accaduto alla fine del Consiglio comunale dell’altro ieri, significa che qualcosa davvero stia accadendo.
Perché dietro l’accusa del primo cittadino alle opposizioni, «di un eccessivo perfezionismo sulla pratica del regolamento urbano», dopo che «per 15 anni la città è stata tenuta nell’immobilismo», c’è un affondo diretto e senza giri di parole né perifrasi di sorta, nei confronti di chi, assentandosi, pensa di «ricattare» l’esecutivo.
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