Catanzaro, Crotone, Vibo

Giovedì 07 Agosto 2025

Elezioni Acquaro, l'ispettore di polizia in pensione Pino Ferraro candidato a sindaco

Per le amministrative di autunno ad Acquaro è stato ufficializzato dallo stesso interessato e dal gruppo che lo sostiene il primo tra i candidati a sindaco in lizza alla prossima competizione. Si tratta di Pino Ferraro, ispettore di polizia in pensione operativo fino a poco tempo fa presso la questura di Vibo. Una discesa in campo fatta alla luce del sole, nel pieno rispetto della trasparenza e della partecipazione di quanti abbiano sostenuto, e lo vorranno fare, l’ambizioso progetto. Al contrario di altri che sembrano agire più alla luce lunare, un po’ meno vivida. Trasparente, competente, aperta, valida e onesta sarà anche la squadra che ne appoggerà il percorso, che si concretizza in un programma realizzabile e condivisibile fatto di tante priorità. Partendo dall’attenzione verso le fasce più deboli, i tanti anziani e disabili e i pochi, purtroppo, bambini e giovani, punto di partenza per un programma ambizioso. Nato e cresciuto nel borgo, dove ha conseguito anche il diploma di perito commerciale, Pino Ferraro si presenta all’elettorato con un curriculum immacolato che lo precede parlando di lui: uomo di e per la legge, con i suoi 35 anni al servizio dello stato nella polizia a Vibo, dove, dopo vari incarichi, anche nella “Digos”, ha concluso la carriera da ispettore. Tra i tanti riconoscimenti e attestati ricevuti in questi 7 lustri, va particolarmente fiero dell’appellativo di “angelo custode”, datogli da Natuzza Evolo per il suo servizio di agente di tutela della mistica nelle pubbliche cerimonie religiose a Paravati. Un percorso professionale e personale, il suo, “marchiato” dai valori di dignità, libertà, giustizia, solidarietà, e impegno sociale, partecipando insieme agli amici all’organizzazione di tutte le iniziative promosse per mantenere vive le tradizioni del paese natio, e non solo. Fautore della legalità per indole e professione, conosce bene i principi a fondamento dell’azione istituzionale. Oltre all’attenzione verso i più deboli, tra le priorità vi è quella di riconciliare la comunità all’apparato istituzionale locale, attualmente gestito da una terna commissariale straordinaria per via dello scioglimento della precedente compagine per infiltrazioni mafiose. «Onta indelebile e infamante marchio di fabbrica – dichiara – che il paese e la sua gente, onesta e laboriosa, non meritavano. Un paese sempre guardato con stima fuori dai sui confini, abitato da una comunità nella quasi totalità costituita da gente operosa e, per questo, demoralizzata di fronte a un epilogo inaspettato e immeritato rispetto all’immagine fino a qualche mese fa proiettata». Pertanto l’azione di Pino Ferraro sarà improntata «alla legalità, alla massima trasparenza, all’ascolto e alla partecipazione attiva di ogni cittadino» Pensa già a una costante presenza sul vasto territorio e nel proprio ufficio, ospitato «in un palazzo di vetro nelle cui stanze le porte saranno aperte a tutti e tutti potranno avanzare proposte e presentare le loro problematiche» Sarà così per tutti, senza favoritismi né limiti. Anzi, no, un limite ci sarà: la legalità, i cui confini non dovranno mai essere travalicati o oltraggiati.

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