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Comune di Lamezia Terme, l’Ufficio legale gestito dal 2011 da tre avvocati esterni

L’Autorità nazionale anticorruzione bacchetta l’amministrazione: «L’Ente rientri nei margini di legalità». Era corrisposto un mensile fisso senza tenere conto della quantità né della qualità del servizio prestato

Incarichi affidati in modo continuativo a tre avvocati in violazione del principio di rotazione. È quanto è avvenuto negli ultimi 14 anni al Comune lametino dove 3 professionisti esterni hanno gestito l’Ufficio legale del Comune di Lamezia dal 2011 sino ad oggi, in violazione del Codice dei contratti. A rilevarlo è l’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) con la delibera n. 335, nella quale si evidenzia come l’amministrazione comunale ha affidato gli incarichi legali assegnando ai tre professionisti un corrispettivo mensile predeterminato che, secondo quanto evidenzia l’Anac, «non tiene in considerazione la quantità né la qualità del servizio prestato dagli avvocati, con un importo pari alla retribuzione annua prevista attualmente dal Ccnl Funzioni locali per l’Area dei Funzionari con differenziale stipendiale zero, aumentato dell’indennità di amministrazione prevista dall’Ente locale».
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