Scuole di specializzazione in Medicina a Cosenza, Capellupo: "Si premia l'investimento di Occhiuto"
"La notizia dell’istituzione all’Unical di Cosenza di un numero record di scuole di specializzazione in Medicina – il più alto in Italia – con coperture finanziarie garantite non solo da fondi ministeriali ma anche direttamente dal bilancio della Regione Calabria, conferma con chiarezza il percorso avviato in questi anni dal Presidente e Commissario Occhiuto: concentrare a Cosenza tutte le risorse economiche e progettuali in campo sanitario e universitario". A dichiararlo è Vincenzo Capellupo, Consigliere comunale di Catanzaro. "Un percorso che rischia seriamente, nel breve periodo, di condurre alla chiusura delle altre facoltà di Medicina presenti in Calabria, a partire da quella di Catanzaro, che rappresenta da decenni un presidio di eccellenza e un punto di riferimento imprescindibile per la formazione e la sanità del nostro territorio. Non esiste ancora alcuna istituzione del Policlinico a Cosenza che Occhiuto ha annunciato di voler realizzare in caso di rielezione, con un investimento ipotizzato di 1 miliardo di euro attraverso i poteri della Protezione Civile. Nel frattempo, però, si continua a smantellare ciò che funziona a Catanzaro, favorendo esclusivamente un disegno centralizzatore di Occhiuto che non tiene conto dell’equilibrio regionale". "Ben venga la crescita di Cosenza e di ogni parte della Calabria: ma la crescita deve riguardare l’intero territorio, non si può pensare di sacrificare il Capoluogo di Regione e il suo sistema sanitario ed universitario sull’altare di pochi interessi particolari ed elettorali. Chiaramente spicca il silenzio degli amici catanzaresi di Occhiuto che fanno campagna elettorale prendendo in giro la gente e senza dire che il voto a loro va direttamente ed automaticamente anche al candidato Occhiuto". Per questo motivo Capellupo rivolge "un appello diretto al Governo nazionale e al Ministero dell’Università e della Ricerca affinché intervengano per garantire pari dignità e pari opportunità di sviluppo a tutti i territori della Calabria, evitando che scelte sbilanciate e prive di una visione complessiva compromettano il futuro del sistema formativo e sanitario regionale".