Ancora disagi al Cup dell’ospedale Giovanni Paolo II, per le lunghe attese dei tanti utenti che ogni giorno affollano l’ala dell’ospedale ma, soprattutto, per le evidenti carenze in logistica e comunicazione informativa, almeno stando a quanto riporta l’ennesima segnalazione del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva che, nelle parole del suo responsabile Fiore Isabella, testimonia il problema in una lettera rivolta al direttore sanitario Gallucci, al commissario Battistini e al presidente Occhiuto. «Niente facilitatori della comunicazione» specifica Isabella segnalando un inconveniente con il totem eliminacode. Tra tante problematiche strutturali, fa specie che non si riesca a intervenire su fattori di ordinarietà, di logistica, di adeguate disponibilità alla comunicazione con l’utenza, è più o meno questo il focus della lettera in cui Isabella racconta la propria diretta esperienza. «Anche questa mattina (ieri, ndr) una discreta folla staziona davanti al Cup in attesa di entrare nell'ufficio in versione “Hangar” attraverso l'ingressino a vigilanza armata» racconta Isabella non senza un velo d’ironia. «Alle ore 11 non vedendo scorrere sul display la lettera D (associata alle prenotazioni delle visite specialistiche) e in assenza di una comunicazione dall'interno dell'ufficio, mi rivolgo alla guardia giurata, l'unica figura a contatto col pubblico perché mi chiamasse il responsabile dell'ufficio per chiedere le ragioni dell'inconveniente che da alcune ore tiene in standby buona parte degli astanti. La risposta è categorica: "il sistema è bloccato"». Isabella lamenta dunque l’impossibilità di ricevere adeguate informazioni circa un malfunzionamento che non fa che aumentare i disagi e causare ulteriori lunghe attese per gli utenti del Cup.