La sanità resta in agenda nel Vibonese e che si tratti di Conferenza dei sindaci o del caso Don Mottola la situazione non cambia. Tutto lì tra gli... appunti ma fermo. Per un’emergenza ormai ordinaria. E non si sblocca, infatti, la vertenza del “Medical Center don Mottola di Drapia”. L’incontro tenutosi ieri a Catanzaro sarebbe stato del tutto interlocutorio ed è servito a Gandolfo Miserendino – commissario di Azienda Zero, ma, nell’occasione, presente all’incontro in qualità di membro della commissione straordinaria che sta gestendo l’Asp – di ribadire le stesse cose che aveva già detto ad una delegazione di lavoratori del don Mottola una decina di giorni fa: per il 2024 la vertenza non può trovare sbocchi. Se ne riparlerà nel 2025. Un appuntamento alquanto vago e che non regala di certo serenità a lavoratori e degenti della struttura drapiese, che sotto l’albero, purtroppo, si ritroveranno in regalo solo un futuro alquanto incerto.
Miserendino avrebbe assicurato che la commissione straordinaria dell’Asp starebbe lavorando in sintonia con le strutture regionali per arrivare ad una soluzione idonea per il don Mottola. Ieri pomeriggio, nel corso dell’incontro di Catanzaro – vi hanno preso parte, oltre a Gandolfo Miserendino e al subcommissario unico per il Piano di rientro del disavanzo sanitario Ernesto Esposito, anche Tonino Russo, segretario regionale della Cisl, affiancato dal segretario generale della Cisl “Magna Graecia” Daniele Gualtieri, il legale rappresentante del don Mottola, Soccorso Capomolla, e il delegato dei dipendenti della stessa struttura Francesco Mancuso – non sarebbe emerso null’altro.
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