A salutare la mattinata è stato l’arcobaleno, poi un po’ di pioggia ma niente che potesse fermare la corsa. Perché questa mattina Vibo Valentia ha deciso di “correre” per memoria e legalità. In tutto 701 iscritti e soprattutto la voglia di sorridere e condividere gli unici valori che possono aiutare la città, ultima in tutte le classifiche, a rinascere. Così atletici e meno atletici si sono ritrovati alla scuola di polizia da dove le gare - competitiva e non - hanno avuto inizio. Un evento - organizzato dallAtletica San Costantino guidata dal presidente Raffaele Mancuso e dall’Atletica Vibo - che ha concluso le iniziative promosse dalla questura e che erano iniziate nei giorni scorsi con l’intitolazione di una ala della scuola allievi agenti al capo scorta di Falcone Antonio Montinaro, da parte de capo della polizia, Franco Gabrielli. E lungo quella scia e quell’entusiasmo si è tenuta la gara - attraverso il percorso cittadino allestito in centro - conclusasi con la cerimonia di premiazione nell’auditorium della caserma. Cittadini e polizia uniti per un giorno, per un nuovo inizio e soprattutto una nuova cultura. Quella della condivisione che vede il questore Andrea Grassi in prima linea. Convinto che anche il dialogo sia uno strumento. E questa mattina la prova è stata che Vibo c’era. Insieme alle istituzioni - presenti ta gli altri il prefetto Gualtieri, il sindaco Costa, il presidente della Provincia Solano con tutti gli altri amministratori e naturalmente il padrone di “casa” il direttore della scuola di Polizia Dodaro - e alle società sportive che da tutta la Calabria hanno partecipato. Sui passi della memoria per scrivere un futuro di legalità.