Dopo la pubblicazione dell’editto domani mattina si insedierà a Mileto il Tribunale ecclesiastico per la causa di beatificazione di Natuzza Evolo. Subito dopo l’insediamento alle 12 a Palazzo San Paolo seguirà una conferenza stampa tenuta del vescovo della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea monsignor Luigi Renzo. Del tribunale ecclesiastico dovrebbero far parte monsignor Saverio Di Bella, il cancelliere della Curia vescovile monsignor Filippo Ramondino, don Francesco Sicari attuale parroco di San Costantino Calabro e negli anni scorsi alla guida della parrocchia della Madonna degli Angeli di Paravati e l’attuale parroco di Nicotera don Francesco Vardè. Il postulatore, come è ormai già da tempo, è don Enzo Gabrieli sacerdote dell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, nonché giornalista e postulatore di altri importanti processi di beatificazione. La cerimonia solenne per l’apertura della causa di canonizzazione avverrà nella Basilica Cattedrale di Mileto il sei aprile prossimo alle ore 17. Il complesso iter per la causa di beatificazione di Mamma Natuzza era stato avviato attraverso la richiesta inoltrata al Vaticano esattamente quattro anni e mezzo fa a cinque anni dalla morte della mistica, così come prescrive il diritto canonico. Qualche giorno dopo il relativo carteggio era stato, quindi, portato direttamente in Vaticano da dove dopo quatto anni di attesa è giunto il via libera. La pubblicazione dell’editto avvenuta ieri, precede l’insediamento ufficiale del Tribunale ecclesiastico il quale una volta insediato, avrà il compito di raccogliere su Fortunata Evolo documenti e testimonianze che dovranno accertare le sue virtù cristiane e teologali, ovvero fede e speranza e carità, nonché le quattro virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza. Da questo preciso momento a Mamma Natuzza competerà il titolo di Serva di Dio. Una volta poi esauriti gli atti dell’istruttoria tutto il materiale raccolto sarà consegnato alla Congregazione della Causa del Santi dove un relatore preparerà la “Positio” (la sintesi che prova l’esercizio eroico delle virtù) da sottoporre all’esame di nove teologi e successivamente dei cardinali e dei vescovi che fanno parte della Congregazione. Se il giudizio sarà favorevole il risultato verrà presentato al Papa per l’attribuzione del titolo di Venerabile. Per arrivare alla beatificazione occorrerà a questo punto un miracolo avvenuto subito dopo la morte e attribuito all’intercessione di Natuzza Evolo. Intanto continua a suscitare commenti positivi l ‘editto da ieri esposto in tutte le chiese della diocesi: Nel documento viene sottolineata dal vescovo Luigi Renzo che “la fama di santità della Serva di Dio, mamma esemplare di cinque figli, è viva tra i fedeli di questa diocesi e aumenta sempre più . Le sue virtù, che tutti ammirano, il suo sconfinato amore per il Cuore di Gesù e per il Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, oltre che per i bisognosi, l’accettazione della sofferenza eroica sul modello del Crocifisso, la sua fede incrollabile e dl profondo senso di obbedienza alla Chiesa, ne sono – afferma il presule - la chiara testimonianza”. Nell’editto si parla di Mamma Natuzza come di una “Donna divinamente ispirata”, che “ ha intuito l’importanza del servizio di carità e della preghiera favorendolo spirito ecclesiale e con la generosa e fattiva collaborazione di sacerdoti e laici, sia la promozione di diverse opere di assistenza sociale”.