Tra le realtà associative messe sotto la lente di ingrandimento dallo staff dei giovani animatori del Gem (Gruppo estivo di Mesiano) c’è stata anche quella di Aism. A presentarla, durante un incontro pomeridiano svoltosi nella casa canonica della parrocchia di Mesiano, sono stati alcuni volontari della sezione provinciale affiancati dal Presidente Salvatore Lico. “L’attività svolta da Aism quotidianamente è in mano soprattutto a tanti ragazzi che hanno deciso di dedicare il loro tempo libero per contribuire alla lotta per un mondo libero dalla Sclerosi Multipla occupandosi dei diritti e dei servizi socio-sanitari destinati alle persone che convivono con questa patologia” ha spiegato Lico. Per far comprendere in cosa consiste questa malattia neurodegenerativa - di cui in Italia si contano 118 mila casi – il gruppo dei volontari hanno sottoposto i partecipanti alle prove previste dal laboratorio “Senti come mi sento” in grado di far riprodurre - tramite l’utilizzo di oggetti comuni, ausili medicali, strumenti per fare esercizio fisico - i sintomi della Sclerosi Multipla. La simulazione è consistita nell’indossare un paio di occhiali in grado di far avere gli effetti della neurite ottica che rende difficile anche la lettura di una pagina di giornale. E ancora nel provare a bere da un bicchiere con un elettrostimolatore attaccato alla mano che rende difficile controllare i più banali movimenti delle dita. Poi nel provare a scrivere o abbottonare una semplicissima giacca con un guanto. A muoversi tramite un gambale gonfiabile o con pesi alle braccia o alle gambe, così da complicare la normale capacità di compiere una passeggiata e sentire il senso di quella stanchezza cronica che colpisce l’80 per cento delle persone con SM.