Pasqua, dalla "cuzzupa" di Soverato alla "naca" di Taverna ecco riti e tradizioni di Catanzaro
Pochi giorni alla Pasqua, i paesi di Calabria si vestono a festa per rispolverare riti e antiche tradizioni culinarie. Ecco alcuni degli appuntamenti in provincia di Catanzaro, cui la Gazzetta del Sud in edicola dedica un'ampia pagina monografica. La croce d'ulivo di Soverato Superiore Al via i riti della settimana Santa con la “croce d'ulivo “ per la domenica delle palme a Soverato Superiore. Proprio l'antico borgo racchiude tantissimi riti. Il bravo Genesio Prunestì realizza da quasi trent'anni una croce interamente composta da rami di ulivo intrecciati, che verrà portata nella Chiesa matrice di Soverato Superiore per essere benedetta il giorno delle Palme . Questa croce poi sarà posizionata in uno dei due “calvari” del borgo e sarà bruciata il prossimo anno in occasione del mercoledì delle ceneri, in modo da trarne la cenere con la quale segnare la fronte dei fedeli. Squillace, fra dolci e tradizioni Rivivono anche a Squillace i tradizionali riti della Settimana santa. Domenica, per la solenne celebrazione delle Palme in cattedrale, la processione partirà dalla chiesa di San Pietro. Lunedì santo ci sarà il precetto pasquale per le scuole del comprensorio e alle ore 21, la Via Crucis per le vie del centro storico, animata dalla pastorale giovanile interparrocchiale. Per quanto riguarda le particolari tradizioni del periodo pasquale, a Squillace sono ancora vive soprattutto quelle gastronomiche. Molte massaie del luogo preparano i dolci pasquali utilizzando i forni a legna: la "cuzzupa", che è una specie di ciambella che si ottiene con farina, uova, latte, zucchero e buccia d'arancia grattugiata; viene modellata in varie forme e spesso viene arricchita con un uovo intero posto al centro: anticamente il dolce veniva preparato dalle suocere e regalato alle nuore neospose come augurio di fertilità. Altra golosità, tipica del periodo, è la "pitta cu 'a nepita", dolce profumato a forma di mezzaluna, che si realizza con farina, cannella, uva passa, noci e vino cotto; ed ancora i cosiddetti “chijnulidhi”, che hanno la stessa forma delle nepitelle, ma sono ripieni di un impasto di ricotta e altri aromi. Riti religiosi e tradizioni antiche che richiamano emigrati, turisti e visitatori. La cuzzupa di Soverato A Soverato non esiste Santa Pasqua senza le “cuzzupe” (cioè pupazzo), la cui ricetta è segreta. Le tradizioni antiche volevano che questo dolce si portasse alla fidanzata la prima volta che si andava in visita ai futuri suoceri. Le “cuzzupe” hanno varie forme (cuore, treccia, cesto, chiocciola, colomba), e vengono farcite con uova sode, il cui numero nella tradizione ha un preciso significato. La naca e gli angeli di Taverna Venerdì 19 aprile è il grande giorno del rito della Naca con i relativi momenti. Dalle 14 la discesa degli angeli dalla chiesa di Santa Caterina sino alla chiesa di Santa Maria Maggiore. Dalle 15 la liturgia del Signore nella chiesa di Santa Maria e l'uscita della Naca con il seguito della processione che seguirà il tragitto arrivando nella chiesa di San Domenico. Il Sabato Santo dalle 23,15 si celebrerà la veglia pasquale. La domenica di Pasqua celebrazioni dell'eucaristia alle ore 8, 9,45 e 11 rispettivamente nelle chiese di Santa Maria Maggiore, Santa Barbara e San Domenico. Nel corso della Settimana Santa a ricordare il momento di sacralità ci penseranno i “Grancasciari” una tradizione plurisecolare che caratterizza e cadenza il periodo di tutta la quaresima. La Pigghiata di Tiriolo fa festa a Matera Le scene più suggestive della Pigghiata di Tiriolo, la rappresentazione sacra del Venerdì Santo sulla Cattura, Crocifissione e Morte di Cristo Gesù, sono state proposte e allestite, nei giorni scorsi, tra gli incantevoli Sassi di Matera. L'iniziativa, che è rientrata tra le manifestazioni in programma per il grande evento riservato a “Matera Capitale Europea della Cultura 2019”, è stata promossa da “Europassione per l'Italia”, la rete delle quaranta associazioni, le quali, operando in quasi tutte le regioni italiane, si ritrovano impegnate a realizzare un ampio progetto di carattere culturale e di valorizzazione delle arti e delle tradizioni ancor vive in molte località del Paese.