Rischia di saltare la tradizionale festa della Mamma, che da oltre trent'anni richiama puntualmente a Paravati migliaia di persone. Un'eventualità che di sicuro non farebbe piacere ai tanti figli spirituali della Serva di Dio Natuzza Evolo che con grande gioia hanno salutato l'avvio della sua causa di beatificazione. Il ventilato stop sarebbe la conseguenza a quanto pare di una errata interpretazione della corrispondenza intercorsa in questi giorni tra la Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime e il vescovo monsignor Luigi Renzo. Alla richiesta, infatti, per la celebrazione eucaristica inoltrata dall'ente morale in data 15 aprile, il presule avrebbe risposto che a presentare la domanda, in virtù del divieto di culto del primo agosto 2107, doveva essere la parrocchia della Madonna degli Angeli, predisponendo la relativa organizzazione con la richiesta delle relative autorizzazioni agli uffici competenti. A seguire domenica mattina dopo un vociare insistente è apparsa sui social, compreso il sito della parrocchia della Madonna degli Angeli, il programma della manifestazione religiosa del 12 maggio. Tutto chiaro. Niente affatto. Alcune ore dopo, precisamente domenica sera, è stato pubblicato sul sito dell'ente morale di Paravati un comunicato stampa in cui si leggeva: «La Fondazione comunica che non è stata autorizzata per il 12 maggio ad organizzare e ricordare, con una celebrazione eucaristica, l'avvio dell'Opera della Madonna, l'Anniversario della nascita della Fondazione e la Festa della Mamma. Pertanto, nonostante quanto si potrebbe intuire da una lettura superficiale delle notizie diffuse sui social, si evidenzia che presso la Villa della Gioia non è prevista la celebrazione della Santa Messa. La Fondazione resterà comunque - veniva ancora riportato - aperta sin dalle ore otto garantendo i soliti servizi e l'accoglienza a tutti». L'articolo completo nell'edizione odierna di Vibo della Gazzetta del Sud.