Per molti ieri è stato un normale sabato di luglio, finalmente riposo, un po' di vento fresco che mitiga l'afa per chi è in spiaggia. Ma non è stato un normale sabato per tutti. Ieri la Calabria ha visto la prima “blastocisti” del suo Sistema Sanitario Regionale. Un embrione fecondato in vitro e giunto in stato di ottima qualità al quinto giorno di sviluppo, è stato impiantato in utero in una struttura pubblica calabrese. Che nella fattispecie è l'unico Centro pubblico per la procreazione medicalmente assistita (Pma) della regione, allocato al terzo piano dell'ospedale “Pugliese” ma facente capo alla ginecologia universitaria. «È stata la settimana delle prime volte», racconta la professoressa Roberta Venturella, responsabile del Centro. «Lunedì - aggiunge - i primi prelievi ovocitari, la prima fecondazione in vitro, i primi embrioni in coltura, giovedì i primi trasferimenti embrionari. Tra quindici giorni, incrociando le dita, i primi test di gravidanza positivi». L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud in edicola, edizione di Catanzaro