Il centenario della nascita di papa Giovanni Paolo II collega spiritualmente il Vaticano con Capistrano. Le celebrazioni di liturgie, in primis della santa messa mattutina, dopo 69 giorni di interruzione dovute alla chiusura delle chiese per il coronavirus, sono state riprese nelle chiese d’Italia con il popolo e, per l’occasione, i capistranesi si sono collegati spiritualmente con la cappella dedicata a santo Giovanni Paolo II, sita nella basilica di San Pietro in Roma. L’occasione è stata offerta da Papa Francesco che ha riaperto le celebrazioni liturgiche, alla presenza di circa trenta persone, nella predetta cappella per ricordare il centenario della nascita (18 maggio 1920) del pontefice polacco. Il legame di Capistrano al papa Giovanni Paolo II affonda le sue radici fin dal 1984, quando l’amministrazione comunale è stata la prima, nel mondo, ad intitolargli una via urbana ed ora continua con un progetto di intitolazione di una piazzetta, ai margini della stessa Via ed antistante l’edifico scuola media, dove sarà installata una statua di santo Giovanni Paolo II che l’artista Murat Cura, di origine turca e residente in Capistrano, già docente all’università della Calabria ed in atto docente presso l’università di Ankara (Turchia), ha già ultimato nel suo laboratorio capistranese. Questo primato toponomastico al comune di Capistrano è attestato, anche presso l’archivio vaticano, dalla deliberazione consiliare n.28 del 10 ottobre 1984, adottata all’unanimità, su proposta del sindaco pro-tempore Antonio Pasceri, “per omaggiare il Papa e per rimandare ai posteri che il Pontefice nella mattina del venerdì 5 ottobre 1984 (in occasione della sua visita in Calabria e, in particolare, del suo viaggio a Serra San Bruno) ha sorvolato, in elicottero ed a bassa quota, tanto da lambire quasi le case, il centro abitato e, in particolare, la zona dove era stata, da poco, terminata una nuova Via di circonvallazione”. La nuova strada sembra essere stata benedetta dal Pontefice tanto che divenne subito la più importante arteria urbana (peraltro collegante le strade provinciali n.47 Monterosso-Capistrano-S. Nicola da Crissa e n.52 Capistrano- S.S.110), perché vaste zone sono state da privati edificate per civili abitazioni, mentre il comune fin dagli anni Ottanta urbanizzò la vasta zona con fognatura, acquedotto, pubblica illuminazione, alberi ornamentali e costruì gli edifici della scuola media e dell’asilo nido (poi trasformato in centro di aggregazione sociale), il campo di calcetto, un’area verde attrezzata ed campo di pallavolo con in atto trasformazione in tensostruttura. “L’inaugurazione della piazzetta e della statua di santo Giovanni Paolo II – ha detto il sindaco Marco Martino- avverrà in estate allorquando rientrerà dalla Turchia il prof. Murat Cura, che, com’è noto, fornirà gratuitamente la statua in sostituzione del canone di locazione che avrebbe dovuto versare al comune per il fabbricato locatogli dall’amministrazione comunale. Murat – ha aggiunto Martino, noto professionista nel settore delle belle arti, va ringraziato anche per avere realizzato, su ordinazione del Parroco Padre Antonio Calafati, in Capistrano la grande e meravigliosa statua di Cristo Redentore e le Stazioni delle Via Crucis, posizionate lungo la strada che salve dall’abitato verso la montagna Coppari”.