Ha conquistato un lusinghiero spazio nell’edizione 2020 dell’enciclopedia dei poeti italiani contemporanei, Luciana Antoniella Liporace che, entrando in relazione empatica con le persone che la circondano, si fa interprete dei loro sentimenti. Uomini e donne i cui umori sono spesso, celati ed inesplorati.
Assistente sociale dal ’99 nell’azienda sanitaria di Crotone, Liporace con i suoi versi da voce a donne sopraffatte, umiliate, denigrate ed imprigionate in relazioni squilibrate e soffocante; vittime mute di uomini possessivi e egocentrici. "Hai bisogno del nulla che ti circonda per elevarti a ciò che credi di essere", scrive nella poesia “Sono troppo per te” nella quale aggiunge: afferma "Mangio lacrime salate ed amare ma alla luce dei miei giorni ripongo fiori profumati su di te". Con la stessa sensibilità e passione in cui affronta tematiche forti e negative Liporace riesce ad esprimere la dolcezza dell’amore vero, l’anelito alla verità e la giustizia degli uomini dell’arma. Un mondo nel quale è entrata molti anni fa, avendo sposato un sottoufficiale dei carabinieri, il maresciallo Mario Gaetano che, prima del pensionamento, ha prestato servizio nel Comando della Compagnia carabinieri di Cirò Marina.
In “sono Carabiniere” scrive: "Sono un soldato, con coraggio tengo a freno la paura per non soccombere ad essa…. Le cose si succedono all’improvviso, si susseguono senza alcun volere, non so se sarà vivo, non so se sarò morto". Poi, ponendosi all’ascolto dell’anima bella delle donne in “Pensami” è la voce dei desideri di ogni donna. "Abbracciami dolcemente. Baciami in silenzio per non svegliarmi. Parlami, con questo linguaggio che è il più amabile, del tuo cuore, parlami del tempo che verrà".
Caricamento commenti
Commenta la notizia