La pandemia non ha ancora consentito di fissare una data precisa per la 5. edizione del Festival “L’arte del corto…”, ma quest’anno la manifestazione non salterà. Si sta già lavorando alacremente alla realizzazione della kermesse: a giorni inizieranno le riprese dei tre film in gara, per i quali si stanno impegnando registi talentuosi . Oltre a Monterosso, l’iniziativa coinvolge quest’anno anche i comuni di San Nicola da Crissa e di Soriano: ciascun paese offrirà la location per un corto. Nello specifico, Monterosso sarà il set del lavoro del regista Gianfranco Confessore (produzione Comunicazioni Visive); San Nicola da Crissa darà la location all’opera del regista Nando Morra, di Napoli, per la produzione di Rampa Film; Soriano Calabro sarà l’ambientazione voluta dal regista Bruno De Masi per il suo corto, prodotto da Emotions In Music.
Monterosso Calabro sempre più centro cinematografico
Non sono stati ufficializzati ancora i nomi degli attori che saranno protagonisti delle tre opere, ma è stato anticipato che in alcuni cast vi saranno artisti di fama nazionale, noti al piccolo e al grande schermo. Nato dalla felice intuizione del sindaco di Monterosso Calabro, Antonio Giacomo Lampasi, regista di professione, il festival in pochissimi anni è cresciuto molto, coinvolgendo di volta in volta nuovi partner e attirando l’attenzione di artisti di alta caratura. La manifestazione, infatti, è un ambito palcoscenico sia per registi e attori già affermati, sia per le giovani promesse della settima arte. Con questa iniziativa, l’amministrazione comunale di Monterosso si pone l’obiettivo di valorizzare il territorio raccontandolo attraverso opere cinematografiche. L’idea è stata subito apprezzata e il successo non è tardato ad arrivare: il Festival, in soli cinque anni, ha trovato importanti partner, quali il Parco Naturale Regionale delle Serre. Oggi vanta anche il patrocinio della Regione Calabria, che ha inserito l’iniziativa nel bando P.A.C. 6.7.1. (“ finanziamento di interventi per la valorizzazione del sistema dei beni culturali e per il rafforzamento dell’attuale offerta culturale). Il festival si inquadra in un progetto più ampio che il Comune di Monterosso sta portando avanti, ossia “Monterosso città del cinema”. Il progetto si propone di fare del paese un set a cielo aperto 365 giorni all’anno, creando un significativo apporto culturale, turistico ed economico al territorio. Il paese, infatti, negli ultimi tempi sta emergendo come ambientazione cinematografica-al di là del festival- per i lavori di molti registi, richiamando nomi di attori e produttori noti al grande pubblico (Tony Sperandeo, Barbara Bacci, Marcello Arnone, Pasquale Arnone, Enzo Carone, Costantino Comito, Annalisa Insardà).
L'ospitalità del borgo
La scelta di Monterosso come set da parte degli artisti è dovuta non solo alle peculiari meraviglie che il borgo propone, ma anche all’ospitalità della sua gente. Ogni volta che si gira un film tutti i cittadini si rendono disponibili, aprendo all’occorrenza le porte delle proprie case e mettendo a disposizione dei registi i propri spazi, nonché offrendo le proprie competenze e maestranze tutte le volte che si riscontrano imprevisti sul set, senza diffidenza alcuna. Ciò è difficile da riscontrare nelle altre ben più famose “città del cinema”.