Il cinema come vetrina del territorio: questo il filo conduttore della serata dedicata alla settima arte tenutasi martedì scorso a San Nicola da Crissa, su indizione dell’Amministrazione comunale. Le potenzialità dei film come volano di sviluppo del territorio sono state messe in risalto dalla presentazione dei cortometraggi “Il seme della speranza” del regista Nando Morra, ambientato proprio a San Nicola da Crissa, e “Amelia” scritto e diretto dal regista Enzo Carone, girato a Monterosso Calabro. Il percorso della promozione territoriale mediante il cinema è stato avviato dal sindaco di Monterosso, Antonio Giacomo Lampasi, fondatore del festival “L’arte del corto…”, vinto quest’anno da “Il seme della speranza”. Presente alla serata, Lampasi ha esposto il valore del festival e i nuovi progetti tracciati; sulla stessa scia il primo cittadino di San Nicola da Crissa, Giuseppe Condello, che ha illustrato i programmi futuri.
Poi il dibattito: Morra e Carone hanno dialogato con la giornalista Maria Novella Imeneo (Gazzetta del Sud), sviscerandone gli obiettivi sociali che ciascuna delle due opere persegue, la scelta delle location e dei cast, i successi che stanno ottenendo.
Presenti anche gli attori e i tecnici, intervenuti nel dibattito: Costantino Comito, Francesca Pecora, Manuela Capalbo (cast di Amelia); Francesco Sgrò, Francesco Spagnolo, Erica Bianco (cast di “Il seme della speranza”); Nicola Galloro e Rosario Galati (ragazzi della scuola Secondaria di Primo Grado di San Nicola da Crissa selezionati dal regista Morra come protagonisti de “Il seme della speranza”); Antonio Caracciolo Lupin (tecnico Rai). La proiezione dei film è stata emozionante: oltre che dall’ alta valenza sociale che contraddistingue i due corti, la platea è rimasta colpita dal vedere sul grande schermo i propri luoghi.
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