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Nduja di Spilinga senza tutele. Da anni aspetta il marchio Igp

A rilento l’istruttoria da parte dell’assessorato regionale alle Politiche agricole

Dopo il marchio Igp alla cipolla rossa di Tropea e quello Dop al formaggio pecorino del Poro anche l’olio extravergine di oliva di San Gregorio D’Ippona incassa dall’Unione europea l’Identificazione geografica protetta. Un marchio prestigioso che avrà importanti ricadute economiche e occupazionali sull’intero territorio vibonese che può vantare ben tre filiere agricole di livello europeo. Nonostante i tre importanti obiettivi raggiunti, al comparto agroalimentare della provincia di Vibo Valentia manca ancora il riconoscimento ad un’altra eccellenza culinaria prodotta a Spilinga e apprezzata per la sua qualità e il suo sapore forte in tutto il mondo. Si tratta della nduja, un insaccato piccante diventato per le sue qualità nutrizionali uno dei prodotti più ricercati dagli chef stellati di tutto il mondo. Per centrare l’importante obiettivo è stato istituito il Consorzio nduja di Spilinga che da anni si batte per far inserire la prelibatezza vibonese nel firmamento dei prodotti alimentare da proteggere e tutelare. La nduja, nonostante sia sempre più conosciuta, attualmente non gode di alcun marchio di tutela. Una mancanza che, purtroppo, incoraggia la produzione di pessime imitazioni del prodotto e svilisce la natura di un alimento rappresentativo di un territorio.

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