Catanzaro, i percorsi di educazione alla sostenibilità del liceo De Nobili tra cittadinanza e tutela ambientale
La classe III^ grafica del Liceo artistico de Nobili di Catanzaro, guidata dal Dirigente scolastico Dott. Angelo Gagliardi, il 2 febbraio 2022 ha incontrato la Dott.ssa Barbara Carelli, Responsabile per l’Educazione ambientale, promozione, marketing e turismo dell'Ente Parco Nazionale della Sila per una videointervista che si colloca all’interno dei percorsi di educazione civica dedicati al tema della valorizzazione del patrimonio ambientale e naturalistico del territorio calabrese. Il Liceo artistico ha, infatti, mirato a incentrare i valori della cittadinanza, del senso e del rispetto civico sulla conoscenza e sul legame dei giovani al proprio territorio, alle bellezze paesaggistiche e naturalistiche che lo contraddistinguono. Forti sono stati l’interesse e la curiosità dei ragazzi, che hanno subito colto l'opportunità e l’importanza del confronto con chi opera quotidianamente a servizio e a tutela del patrimonio naturalistico che ci circonda. La dott.ssa Carelli ha salutato i ragazzi, felice di rivederli in presenza tra i banchi, precisando che i c.d. percorsi scolastici di educazione civica non sono altro che percorsi di educazione alla sostenibilità ambientale, sfide che l'intera la società civile e i cittadini tutti devono affrontare e far propri perché l’agenda 2030 dell’ONU con i suoi 17 obiettivi di sostenibilità, è l’unico strumento a nostra disposizione per garantire la sopravvivenza di tutte le specie viventi, la nostra compresa. Proprio una regione come la Calabria, con il suo immenso patrimonio ambientale di biodiversità, ha la possibilità di una forma di sviluppo nuovo e sostenibile, unico sviluppo possibile e che deve avere alla base il rapporto sano tra l’uomo e la natura che lo circonda. Si è spiegato ai ragazzi che i nostri territori, come il Parco nazionale della Sila, sono veri e propri laboratori di sviluppo sostenibile, che siamo chiamati come l'umanità alla sfida della transizione ecologica, in cui ognuno di noi deve essere protagonista, attuando un cambio culturale e mentale nel modo di approcciarsi ad ogni singolo gesto o azione quotidiana. L'intervista in videoconferenza, aperta dall’alunno Cristian Basile, insieme alle prof.sse Roberta Orsini e Giuseppina Sgamba, ha percorso molti aspetti di interesse, quali l'antichissima storia geologica del territorio compreso nel Parco Nazionale della Sila, se si pensa che l'intera penisola calabrese appartiene alla struttura geologica dell’Arco Calabro Peloritano, un insieme di rocce che è un antico frammento della catena alpina, perciò molto più antiche e diverse rispetto a quelle dell’Appennino, e invece simili a quelle della catena alpina. Questa storia geologica ha molto influenzato la varietà di specie animali e vegetali che si sono diffuse nelle diverse ere geologiche nel territorio della Sila. Dopo la descrizione dell’area e della struttura del Parco, definito anche come Bosco d’Italia o Silva Brutia, si è parlato delle specie vegetali e animali che lo abitano, dell’importanza dell’utilizzazione del legname della foresta e della storica produzione della patata silana che è indicazione geografica di qualità, rinomata in tutta Italia.