Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 30 Aprile 2024

Catanzaro, i percorsi di educazione alla sostenibilità del liceo De Nobili tra cittadinanza e tutela ambientale

La classe III^ grafica del Liceo artistico de Nobili di Catanzaro, guidata dal Dirigente scolastico Dott. Angelo Gagliardi, il 2 febbraio 2022 ha incontrato  la Dott.ssa Barbara Carelli, Responsabile per l’Educazione ambientale, promozione, marketing e turismo dell'Ente Parco Nazionale della Sila per una videointervista che si colloca all’interno dei percorsi di  educazione civica dedicati al tema della valorizzazione del patrimonio ambientale e naturalistico del territorio calabrese. Il Liceo artistico ha, infatti, mirato a incentrare i valori della cittadinanza, del senso e del rispetto civico sulla conoscenza e sul legame dei giovani al proprio territorio, alle bellezze paesaggistiche e naturalistiche che lo contraddistinguono. Forti sono stati l’interesse e la curiosità dei ragazzi, che hanno subito colto l'opportunità e l’importanza del confronto con chi opera quotidianamente a servizio e a tutela del patrimonio naturalistico che ci circonda. La dott.ssa Carelli ha salutato i ragazzi, felice di rivederli in presenza tra i banchi, precisando che i c.d. percorsi scolastici di  educazione civica non sono altro che percorsi di educazione alla  sostenibilità ambientale, sfide che l'intera la  società civile e i cittadini tutti devono affrontare e far propri perché l’agenda 2030 dell’ONU con i suoi 17 obiettivi di sostenibilità, è l’unico strumento a nostra disposizione per garantire la sopravvivenza di tutte le specie viventi, la nostra compresa. Proprio una regione come la Calabria, con il suo immenso patrimonio ambientale di biodiversità, ha la possibilità di una forma di sviluppo nuovo e sostenibile, unico sviluppo possibile e che deve avere alla base il rapporto sano tra l’uomo e la natura che lo circonda. Si è spiegato ai ragazzi che i nostri territori, come il Parco nazionale della Sila, sono veri e propri laboratori di sviluppo sostenibile, che siamo chiamati come l'umanità alla sfida della transizione ecologica, in cui  ognuno di noi deve essere protagonista, attuando un cambio culturale e mentale nel modo di approcciarsi ad ogni singolo gesto o azione quotidiana. L'intervista in videoconferenza, aperta dall’alunno Cristian Basile, insieme alle prof.sse Roberta Orsini e Giuseppina Sgamba, ha percorso molti aspetti di interesse, quali l'antichissima storia geologica del territorio compreso nel Parco Nazionale della Sila, se si pensa che l'intera penisola calabrese appartiene alla struttura geologica dell’Arco Calabro Peloritano, un insieme di rocce che è un antico frammento della catena alpina, perciò molto più antiche e diverse rispetto a quelle dell’Appennino, e invece simili a quelle della catena alpina. Questa storia geologica ha molto influenzato la varietà di specie animali e vegetali che si sono diffuse nelle diverse ere geologiche nel territorio della Sila. Dopo la descrizione dell’area e della struttura del Parco, definito anche come Bosco d’Italia o Silva Brutia, si è parlato delle specie vegetali e animali che lo abitano, dell’importanza dell’utilizzazione del legname della foresta e della storica produzione della patata silana che è indicazione geografica di qualità, rinomata in tutta Italia. Si è parlato delle specie di animali in estinzione, tra cui il lupo che è anche animale simbolo del Parco e nel corso degli anni ‘70 ha rischiato di estinguersi in tutta Italia, ma che proprio dalla Calabria è riuscito a ricolonizzare tutto l'Appennino e a superare le Alpi, arrivando fino in Francia e in Slovenia, riuscendo anche qui a ricolonizzare anche territori in cui si era estinto. Si è affrontato l’attuale e drammatico tema degli incendi che colpiscono i nostri boschi (per il 99 % non di origine naturale, ma antropica e dolosa) e minacciano gravemente il patrimonio di biodiversità d immenso valore che possediamo. L’estate scorsa sono stati prodotti danni incalcolabili alla vegetazione, che potranno essere riparati solo tra centinaia di anni, sono morti moltissimi animali, ma ci sono state anche perdite umane nel tentativo di difendere il proprio appezzamento di terreno. L'Ente Parco è impegnato attivamente su questo fronte attraverso campagne antincendio di volontari  e progetti di prevenzione, come “Pastori custodi” che coinvolge le popolazioni dell'avvistamento e nella segnalazione degli incendi. Infine, sono stati illustrati ai ragazzi i diversi tipi di percorso per visitare il Parco, con caratteristiche e difficoltà adatte a tutte le esigenze, con la possibilità di seguire percorsi prestabiliti con la guida di un accompagnatore o di avventurarsi individualmente usando le mappe disponibili per i sentieri su gps, di praticare diverse attività e sport, come l’escursionismo a piedi o a cavallo, la mountain bike, la canoa, il battello elettrico, e anche la bicicletta da lago e parchi avventura con percorsi acrobatici. L’invito finale rivolto ai ragazzi è quello di mettere un pò da parte uno stile di vita incentrato sul cellulare e sulla tecnologia per concedersi il piacere di una passeggiata nella natura, sfruttando l’enorme vantaggio geografico che la nostra regione ci offre di godere della vicinanza e del contatto con un ambiente naturalistico ricco di storia e cultura e con un patrimonio enogastronomico d’eccellenza esportato nel resto del mondo. Recentemente tale prospettiva ha creato anche  il  filone del cosiddetto turismo delle radici, in una terra che come la nostra è terra di emigranti in cui le nuove generazioni sono animate dal desiderio di visitare e conoscere i luoghi da dove sono partiti i loro nonni con la loro storia, cultura e tradizioni. Si è fatto comprendere così ai ragazzi come la conservazione della natura non sia un vincolo o un limite, ma altresì un'opportunità e, anzi,  oggi l’unica direzione da percorrere per lanciare lo sviluppo della nostra regione. Gli alunni appartenenti all’indirizzo di Grafica, saranno lieti di realizzare manifesti, depliants o altre opere grafiche sul Parco nazionale della Sila di cui omaggeranno l’Ente e la Dott.ssa Carelli a ringraziamento e ricordo di questo incontro.

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