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Catanzaro, i “tesori” della tavola si studiano all’Umg: focus sul morzello

Il corso in “Arte Culinaria e Nutraceutica”

Ad oggi la ristorazione è uno dei comparti fondamentali per l'economia anche calabrese. Da questo emerge la forte necessità di immettere sul mercato del lavoro personale con una preparazione scientifica solida e tecnicamente avanzata. Inoltre, l’ export dei nostri prodotti, richiede la presenza di figure adatte, preparate e con la giusta collocazione in ambito ristorativo. Sono questi gli obiettivi su cui si basa la prima edizione del corso di aggiornamento in “Arte Culinaria e Nutraceutica” organizzato dalla scuola di Alta formazione dell’Università Magna Græcia di Catanzaro, diretta da Stefano Alcaro, afferente al dipartimento di Scienze della salute e proposto, in qualità di direttore, dal ricercatore di Chimica degli alimenti Giosuè Costa.
Il corso ha come principale finalità quella di formare operatori delle professioni enogastronomiche, ma essere anche uno strumento per tutti quegli appassionati che vogliano approfondire le proprie conoscenze gastronomiche tra lavagne e fornelli. «Questo corso offre ai partecipanti un nuovo percorso formativo di livello universitario che combina due eccellenze: quella legate all’identità territoriale, che riguardano la valorizzazione dei prodotti tipici della Dieta Mediterranea con particolare riferimento a quelli calabresi e quella di una Scienza emergente negli ultimi anni, che deriva dalla crasi dei termini Nutrizione e Farmaceutica - afferma il professore Stefano Alcaro-. Lo scopo è quello approfondire in chiave scientifica come rispettare le proprietà organolettiche e nutraceutiche dei prodotti culinari peculiari del nostro territorio e come valorizzarne la qualità, anche attraverso l’adozione di marchi specifici, come il Dop, Doc, Deco e Stg. Tra le peculiarità che saranno oggetto di questo percorso spicca il Morzello, piatto straordinariamente identitario del capoluogo della Calabria, che sarà approfondito con esperti dell’Antica Congrega Tre Colli di Catanzaro, che ne cura la promozione e valorizzazione anche dal punto di vista scientifico».

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