Dopo due anni di interruzione a causa della pandemia, sono tornate a svolgersi le “Convittiadi”, la manifestazione sportiva che riunisce tutti i convitti d’Italia. Come ormai tradizione, il Convitto Nazionale “P. Galluppi” ha partecipato con la sua rappresentativa a questa quattordicesima edizione che si è tenuta a Campobasso. Per un’intera settimana, dal 3 al 10 aprile, i piccoli atleti della storica scuola cittadina, si sono confrontati nelle diverse discipline proposte: dal calcio al volley, dalla corsa campestre al tennis tavolo. Un’occasione straordinaria non soltanto per cimentarsi nelle attività sportive proposte ma, soprattutto, la possibilità di condividere, insieme con tanti ragazzi della loro età, un’esperienza davvero unica. Sono stati infatti 21, da Torino a Palermo, i convitti che hanno preso parte alla kermesse, portando in Molise circa 700 ragazzi. Non tantissimi rispetto ai circa 2500 che di media si ritrovano per questa competizione ma, pur sempre, un numero importante considerato il Covid e tutte le limitazioni ancora vigenti. I ragazzi del Convitto Nazionale “Galluppi”, accompagnati dai loro educatori, hanno ben figurato nelle sfide in cui sono stati impegnati, conquistando una “storica” medaglia d’argento nel Calcio a 5. Gli “aquilotti” hanno chiuso il loro girone di qualificazione imbattuti e, superati gli scogli di quarti di finale e semifinale, si sono arresi solo alla squadra di Milano. Due i premi vinti per la realizzazione del logo di queste Convittiadi: quello della “critica” e quello per la “fantasia” su quasi 200 elaborati giunti alla commissione da tutta Italia.
“Siamo davvero felici per come i nostri ragazzi hanno affrontato questa esperienza – ha commentato il rettore del Convitto “Galluppi”, la professoressa Stefania Cinzia Scozzafava – e siamo contenti di aver partecipato nonostante le difficoltà legate al momento pandemico. Le “Convittiadi” sono un progetto che ci caratterizza – ha proseguito – unico nel suo genere perché educa ai valori veri dello sport e dell’arte, alla partecipazione serena dei nostri allievi, al loro coinvolgimento attivo, al supporto motivazionale, all’accettazione della sconfitta e al “tifo” senza aggressività. Un progetto al quale si dedicano con passione i nostri educatori che, nel corso dell’anno, hanno organizzato diversi allenamenti per arrivare pronti all’appuntamento. Li ringrazio di cuore per l’impegno profuso, così come ringrazio gli studenti che hanno partecipato: il loro comportamento, al di là dell’aspetto agonistico, è stato esemplare tanto da ricevere i complimenti degli organizzatori”.
Intanto è molto probabile che le prossime Convittiadi si svolgano proprio a Catanzaro: il Convitto “Galluppi” ha presentato ufficialmente la sua candidatura. Sarebbe un’occasione straordinaria per promuovere la città e, più in generale, la nostra regione con l’arrivo di quasi 3000 persone che soggiorneranno per un’intera settimana. “Con un pizzico di follia, considerando gli sforzi organizzativi – ha commentato ancora Scozzafava – abbiamo offerto la nostra disponibilità per ospitare la prossima edizione. Pensiamo di aver le carte in regola per ottenerla, mettendo in piedi un’organizzazione che possa essere apprezzata da tutti i convitti italiani che parteciperanno”.