Il rito dell’Affruntata non è folklore. È un percorso fatto di segni, di fede, di emozioni fortissime, che inizia il Sabato Santo con la vestizione della Madonna. Nel primo pomeriggio i componenti l’Arciconfraternita di Maria SS. del Rosario arrivano in chiesa. Si aspetta la sarta, Teresa Barba, che dovrà ammantare la Vergine a “lutto”, applicando un telo nero, in modo da coprire quello azzurro della festa. È un lavoro difficile e delicato. Fatto di gesti, di piccoli accorgimenti, di passaggi che si tramandano da secoli. A guidarci in questo suggestivo itinerario è Francesco Colelli. Il suo è un racconto coinvolgente che ripercorre la storia di una città ricca di cultura e tradizioni. È, infatti, fondamentale che la cucitura non sia né troppo leggera, per non rischiare che il manto cada prima del momento preciso della svelazione, né troppo forte, per evitare che non vi siano intoppi nella caduta del drappo nero.