Da ieri “Risurrezione di Gesù” è ufficialmente un luogo sacro aperto al culto, ed una nuova alleanza è stata così fatta tra Dio ed i fedeli. Peraltro la parrocchia entrerà nel vivo già quest’oggi, visto che proprio nella prima domenica don Salvatore Santaguida celebrerà una comunione ed un battesimo. Intanto, c’è da rilevare che per Pizzo si è aperta una nuova pagina storica, nel segno della fede, della devozione e della preghiera; elementi che hanno infatti caratterizzato il rito di dedicazione. Ieri in numerosi hanno voluto presenziare all’appuntamento con la storia, oltre naturalmente alle autorità civili, militari e religiose. Tanto che ci sono voluti diversi minuti prima che tutti entrassero all’interno della struttura dando vita ad una lunga processione che si è snocciolata in tutto il suo perimetro, per distribuirsi nei posti a sedere. Un momento solenne a cura del vescovo della Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, monsignor Attilio Nostro, e vissuto in piena consapevolezza da tutti i partecipanti. Tutto è iniziato sul sagrato davanti al portone: mons. Nostro, accompagnato da concelebranti, ministri e diaconi, ha ufficialmente “ricevuto” l’edificio da chi ha collaborato all’edificazione, ovvero l’ingegnere Isola e, dopo il suo intervento, è stata la volta del direttore dei lavori, l’architetto Enrico Pata, che ha parlato con la voce rotta dalla commozione. È seguita poi la consegna delle chiavi, ricevute dal presule che ha poi chiesto a don Salvatore Santaguida - il presbitero a cui è affidata la cura pastorale - di spalancare la porta invitando così il popolo di Dio a varcarne l’uscio. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro