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Catanzaro, la Carta dei diritti dei bambini riscritta dai più piccoli

Iniziativa a Palazzo De Nobili con la cooperativa Kyosei

Giancarlo Rafele, Nicola Fiorita e Donatella Monteverdi

Diritti dei bambini. Ma quali e quanti sono? Tanti, semplici, ma fondamentali diritti che spesso non solo non sono conosciuti, tutelati veramente o applicati nel mondo, in Italia, Calabria e a Catanzaro, alle volte è talmente complicato il linguaggio con cui sono scritti in Convenzione che chi deve goderne non li comprende. Per questo la cooperativa sociale Kyosei ha deciso di riscrivere quei diritti che suonano troppo giuridici, con il linguaggio dei più piccoli e lo ha fatto, ha spiegato Giovanni Lopez, psicoterapeuta della cooperativa, «prima con i ragazzi della Casa di Nilla che hanno letto gli articoli della carta dei diritti del fanciullo e l’hanno riscritta». Si è però andati oltre «perché quella nuova carta dei diritti era comprensibile solo in Italia, per questo abbiamo deciso di utilizzare il linguaggio universale che è il disegno». Nasce così sostenuto da “Con i Bambini attraverso il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, il progetto “Diritti colorati. Riscriviamo la Carta dei diritti dei bambini” che raccoglie disegni e testi dei bambini delle Primarie del capoluogo e presto diventerà una vera e propria pubblicazione.

Disegno che rappresentano un ospedale colorato (Diritto alla salute), quello che rappresenta bambini che fuggono da una mano nera con indosso diversi simboli religiosi (libertà di religione), ma anche un bambino accanto a una casa distrutta da un bomba (diritto alla vita) o un bimbo con una “divisa” a strisce che piange disperato (diritto a non andare in prigione per i bambini). Espressioni universalmente riconoscibili. «Un impegno concreto – ha detto Giancarlo Rafele, presidente Kyosei – affinché quello che c’è scritto nella carta non rimanga solo parola. Sappiamo tutti, però, che i bambini non hanno le stesse opportunità perché le disuguaglianze sono sempre più marcate, soprattutto nelle periferie a sud e a nord qui».

Un progetto presentato nelle stanze del Comune capoluogo che si è impegnato a portare avanti un percorso per rendere la città a misura di bambino. Sala Concerti gremita di palloncini rosa e bambini che hanno letto la loro interpretazione della Convenzione. «Siamo accanto a loro che li vede protagonisti in questo progetto fondamentale di racconto dei loro diritti – ha spiegato il sindaco Nicola Fiorita -. Dateci una mano (parla ai bambini) per rendere questa città, più giusta, più bella, a misura di bambino». Si parte, dunque, dai bambini ascoltando le loro esigenze nel presente «spesso si declina il futuro parlando di loro – ha concluso l’assessore Donatella Monteverdi – ma in questo caso per costruire la nostra nuova città bisogna ascoltare quello che hanno da dire oggi».

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