Le condizioni economiche di tante famiglie calabresi e non solo diventano sempre più drammatiche, a causa dei continui rincari che stanno portando i prezzi di energia, gas e beni anche di prima necessità veramente alle stelle. Secondo alcuni studi condotti, in media per una famiglia italiana l'aumento è di 2.336 euro annui, 691 per il solo carrello della spesa. Il primato, però, spetta ancora una volta ai nuclei più numerosi, quindi con più di 3 figli, con una "scoppola" pari a 3.321 euro, di cui oltre 1.116 per i beni alimentari e per la cura della casa e della persona. La spesa, quindi, aumenta, ma gli stipendi rimangono sempre i medesimi. Così, tanti soggetti che già prima vivevano in condizioni precarie, si trovano ora completamente in ginocchio. E quindi ci si organizza con delle rinunce, limitando le uscite e gli sfizi, ma purtroppo quasi mai basta. «Per quanto ci si possa contenere in tanti aspetti della vita quotidiana, compresa la mondanità, di certo non si può evitare di nutrirsi, ma anche l'aumento dei prezzi ai supermercati è stato tale da non consentire più di potersi permettere sprechi o acquisti fini a se stessi. Se già prima, spesso e volentieri, ci si alternava tra il grande marchio e il discount, in questo momento storico non si può non prediligere la seconda opzione», ha raccontato Antonella alla Gazzetta del Sud. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro