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Catanzaro, donare gli organi “sublime atto d’amore”

La missione di padre Pasquale Pitari, dal 2001 cappellano del “Pugliese”, punto di riferimento per famiglie e medici

Padre Pasquale Pitari

Scienza e fede possono andare a braccetto anche su un sentiero delicato, per alcuni versi scivoloso, qual è quello della donazione degli organi. Succede da tanti anni al “Pugliese-Ciaccio”, dove l’unione fra medicina e religione riesce a produrre risultati concreti, a trasformare la morte di una persona in speranza di vita per tante altre.

Padre Pasquale Pitari, cappellano dell’ospedale dal 2001, è una delle figure centrali. Svolge la sua missione con il massimo impegno: interviene nei congressi sulle donazioni degli organi e ne promuove la cultura in tutta la Calabria, soprattutto dà parole di conforto ai famigliari delle vittime nel momento più duro (la morte di un proprio caro), collabora con i medici, resta costantemente vicino ai congiunti del donatore, ma anche a chi ha ricevuto gli organi, celebra il ricordo di chi c’era e ora non c’è più, ma in un certo modo continua a esistere nella vita degli altri.

Il frate cappuccino, calabrese di Cropani, è attivissimo online. Su Facebook posta tutti i giorni la messa che tiene nella cappella dell’ospedale, ha una ricchissima rubrica di contatti Whatsapp, soprattutto gestisce e aggiorna il sito che custodisce la traccia di tutto ciò che è stato fatto, dal 2005 a oggi, per la donazione degli organi al “Pugliese-Ciaccio”.

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