Gli annunci che scorrono on line fotografano il nuovo mercato degli affitti che, rispetto al passato, diventa più “spregiudicato” sfoggiando proposte particolarmente esagerate, per non dire sconsiderate. Un trend che probabilmente contribuisce al calo demografico, ormai quasi irreversibile.
Il dato di fatto è la costante perdita di residenti che nella società contemporanea equivale per un Comune a contare di meno nella negoziazione di finanziamenti che offrono servizi a chi ne ha più bisogno e al territorio che li spende per soddisfare le esigenze di un maggior numero di persone.
La città di Soverato rischia di rimanere nel limbo; una situazione che da anni la relega a piccola cittadina di provincia per lo più disabitata nei mesi invernali. Il motivo è presto detto: vendite al metroquadro alle stelle per edifici per la maggior parte da ristrutturare internamente ed esternamente; affitti proposti a prezzi differenti per i mesi invernali ed estivi e quasi mai disponibili per canoni di fitto annuali. Ecco allora che scorrendo quegli annunci di affitto si palesa un contesto assurdo: attici mansardati al terzo piano di stabili senza ascensore offerti a 900 euro a settimana nei mesi di giugno e settembre, 3.200 euro per il mese di luglio (1.100 a settimana) e 3.700 ad agosto con l’opzione alternativa di fitto a 1.300 euro per la prima e la quarta settimana e 1.700 per le due centrali.
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