Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Trenta giorni dalla tragedia di Cutro, testimonianze e storie da Botricello

don Rosario Morrone, Ivan Massimo Falsetta e Saverio Simone Puccio

I nomi dei 23 bambini deceduti nella tragedia di Steccato di Cutro e l’applauso commosso di tutta la platea, in piedi per omaggiare le vittime. È stato questo uno dei momenti più toccanti dell’iniziativa tenuta domenica sera a Botricello, a trenta giorni dal naufragio di Steccato di Cutro. Un incontro fortemente voluto dalla Parrocchia della cittadina ionica e dall’Amministrazione comunale, condiviso a pieno dal regista Ivan Massimo Falsetta.

Tantissime le testimonianze: dal cantautore Eugenio Bennato che ha anche consegnato un brano inedito dedicato allo sbarco dei migranti avvenuto qualche anno fa a Torre Melissa, allo scrittore Soumalia Diawara, rifugiato politico in Italia dal 2014. Con loro anche le testimonianze dei pescatori di Steccato Teo e Antonio Grazioso, la riflessione di Pietro Drago in rappresentanza dell’associazione “Agorà Kroton” e delle associazioni che hanno aderito all’evento, quindi i saluti istituzionali del consigliere regionale Antonello Talarico, delegato dal presidente Roberto Occhiuto, del capo di Gabinetto della Provincia di Crotone, Amedeo Gigante, del sindaco di Cutro Antonio Ceraso, del sindaco di Monterosso Calabro Antonio Lampasi.

In un clima di forte commozione sono stati molti i momenti di alto valore culturale e simbolico: oltre alla prima nazionale della canzone di Bennato, anche il brano del cantautore calabrese Pasquale Ficchì, ma soprattutto la prima nazionale della proiezione del cortometraggio “Aldilà del mare” del regista Ivan Massimo Falsetta. Una storia molto simile a quella di Steccato, seppur con un lieto fine meno tragico.

Il consigliere Talerico ha ribadito “l’impegno di tutte le Istituzioni per lavorare in maniera congiunta affinché tragedie come questa non debbano più verificarsi”, mentre il sindaco di Cutro si è soffermato “sul grande lavoro di solidarietà portato avanti da tutti i Comuni costieri coinvolti nell’emergenza”. Tesi ribadita anche da Gigante e ripresa in diversi interventi.

Eugenio Bennato ha ripercorso le sue canzoni e la sua storia rispetto al tema della migrazione con il brano “Torre Melissa” che ne è una testimonianza pratica, mentre lo scrittore Diawara ha emozionato il pubblico con la sua drammatica storia che lo ha costretto a lasciare il suo Paese per raggiungere l’Italia a bordo di un barcone. Le parole dei pescatori steccatesi hanno descritto i momenti drammatici dei primi soccorsi, mentre Pietro Drago ha evidenziato l’impegno costante delle associazioni che operano nell’accoglienza dei migranti.

Il sindaco di Botricello Saverio Simone Puccio ha affermato: “Botricello ha risposto con grande cuore, anche per questo consegneremo un encomio ufficiale ai volontari botricellesi che sono impegnati nelle ricerche sin dal primo giorno, ma il nostro plauso va a tutti i soccorritori che hanno lavorato e continuano a farlo senza sosta”.

Importante la testimonianza del regista Falsetta, abbinata alla proiezione suggestiva della pellicola e alla presenza del cast: “Avremmo potuto scegliere un bel cinema, una bella sala in una importante città, invece abbiamo scelto una chiesa in un piccolo paese. Questo è il luogo della mia partenza. Noi calabresi, considerati ultimi, siamo invece i primi nei sogni di chi fugge, se la terra fosse il luogo di tutti, non ci sarebbero questi punti di vista. Se tutti fossimo uguali, la terra degli ultimi sarebbe la terra dei primi”.

Particolarmente intense la testimonianza e le riflessioni poste dal parroco don Rosario Morrone: “Domandiamoci sempre cosa facciamo per gli altri – ha detto il sacerdote che per primo ha benedetto le salme dei migranti – perché dobbiamo affrontare in maniera responsabile la questione dei migranti. Non possiamo rischiare altre tragedie, andiamo noi a prenderle”.

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia