Visto che le previsioni meteo nel Catanzarese sconsigliano la classica gita fuori porta per Pasqua e Pasquetta, la soluzione per trascorrere una giornata di relax potrebbe essere quella di optare per un tour del capoluogo di regione. Se, infatti, il meteo consentisse quantomeno di stare all’aria aperta, Catanzaro mette a disposizioni una serie di percorsi fruibili in piena autonomia alla scoperta di qualche chicca di carattere storico e artistico della città. L’impianto medievale di Catanzaro è andato via via appannandosi nel tempo, ma i percorsi tra i vicoli, a chi sa coglierli, hanno ancora ben visibili i segnali di quella che nel ‘500 era la città “Magnifica et Fidelissima” a cui Carlo V concesse i privilegi legati all’arte della seta e l’utilizzo dell’aquila imperiale nel simbolo: accedendo al centro storico da quella che una volta era la “Porta di San Giovanni” (nell’area oggi occupata dal “Cavatore”, la statua di Giuseppe Rito diventata il simbolo della città), subito dopo la Chiesa di San Giovanni, una viuzza porta al rione Case Arse e a Largo Prigioni. In questa piccola piazzetta dal sapore medievale si staglia, dopo aver svoltato un paio di angoli ciechi, una delle pareti del castello normanno e l’uscita del percorso delle gallerie che una volta erano proprio le prigioni dello stesso castello. Qui è anche visitabile una tappa del Mudiac, il museo all’aperto segnalato attraverso una serie di Qr Code che permettono di seguirne il percorso in giro per il centro storico. La torre del castello, invece, è visitabile accedendo alla terrazza del Complesso monumentale San Giovanni, alle spalle della chiesa. Da qui è anche possibile osservare dall’alto il Ponte Bisantis. Per godere di un altro bel panorama, tappa obbligata è Bellavista, alla fine di Corso Mazzini. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro