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Dinami, il 26 aprile due distinti progetti legati alla tutela dell’ambiente e della natura

Due distinti progetti legati alla natura e all’ambiente si concluderanno domani a Dinami. Il primo, dal titolo “Il ritorno dell’olivo bianco nella contea di Soreto, su iniziativa del parroco, don Rocco Suppa, è previsto alle 9:30 presso l’omonimo eremo, dove si darà vita all’ambiziosa iniziativa di piantumare 150 rari ulivi bianchi (l’olivo della Madonna o dei santi perché un tempo vi si faceva un olio speciale per le lampade delle chiese). È una pianta quasi estinta in Calabria (un centinaio in tutto gli esemplari censiti) che potrà rinascere. L’obiettivo, appunto, è coinvolgere gli 80 comuni dove sono stati trovati esemplari dell’albero, per creare una via regionale dell’olivo bianco con iniziative simili da realizzare a fianco delle chiese. Il progetto è curato dall’archeologa Anna Maria Rotella, presente domani, mentre gli alberi, innestati da detenuti e venduti, sono stati donati dalla Fai Csl. Nel dettaglio quello dell’eremo sarà la più estesa coltura del genere mai realizzata in un luogo di culto.

Alle 10:30, poi, ci si sposterà al chiostro del santuario della Catena, dove si concluderà il progetto triennale “Un albero per il futuro”, attuato dal Ministero per la transizione ecologica e dai carabinieri della biodiversità. Qui, in particolare, l’iniziativa si chiama “Un albero per la legalità” e ha interessato gli alunni delle elementari, con il coinvolgimento dei carabinieri forestali di Mongiana, della parrocchia, del comune, dell’istituto comprensivo e delle associazioni “Pro Soreto” e “Borgo di Limpidi” e della società sportiva “Nuova Medimo oratori”. Scopo del progetto, nazionale: creare una dorsale verde che, idealmente, attraversi tutto il Bel Paese e rappresenti un esempio di gestione unitaria di un capitale europeo di biodiversità per varietà unico. “Una sfida per aumentare il livello italiano di verde, mediante un bosco di alberi autoctoni diffuso in tutta Italia. In questa direzione nei 3 anni i bambini hanno partecipato a varie iniziative a tema e ora concludono il percorso presentando i loro progetti finali. Al termine verrà consegnata una piantina di ‘Ficus macrophylla Desf”, l’albero che cresce davanti la casa del giudice Falcone, che rimarrà al santuario. Per valorizzare i valori del crescere, dello sviluppo e della libertà. Ebbene: un plauso a tutti gli attori che hanno collaborato alla realizzazione dei progetti.

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