L’elezione a rettore dell’Università “Magna Graecia” è stata forse la cosa più semplice per Giovanni Cuda. Il larghissimo consenso ottenuto mercoledì (221 voti ponderati contro i soli 37 strappati dal competitor Stefano Alcaro) è il risultato di una candidatura preparata da tempo, supportata da tutti i big dell’Ateneo e mandata avanti nel solco della continuità con le governance precedenti, come dimostrato dalle presenze al suo fianco, durante lo scrutinio, degli ex rettori Quattrone e Costanzo.
Il 61enne ordinario di Biologia molecolare non sarà operativo prima dell’1 novembre, quando assumerà l’incarico raccogliendo il testimone di De Sarro, però può già cominciare a pensare come affrontare le sfide più importanti che lo attendono. Qualcuna l’ha citata – il rapporto sempre controverso con la città, la presenza della “Dulbecco”, le polemiche nelle quali è stato coinvolto l’Ateneo, non solo per la questione di Medicina all’Unical – nel commento a caldo seguito all’elezione.
L’Azienda unica, in cui l’Università (dunque il rettore) ha un ruolo centrale, è probabilmente la sfida più importante per il “peso” che ha sulla Facoltà di Medicina che pare “accerchiata” e sulle sue Scuole di specializzazione, in generale sul sistema sanitario e sul tessuto economico del capoluogo. Cuda potrebbe doversi confrontare con il commissario Vincenzo La Regina, nominato dal presidente Occhiuto d’intesa con De Sarro, che potrebbe restare in carica (se prorogato) oltre la scadenza del 10 luglio. Il manager lucano è stato il traghettatore del policlinico universitario “Mater Domini” verso l’integrazione ed è un riferimento dell’Università, che da protocollo d’intesa deve condividere con la Regione le scelte sulla “Dulbecco”. Allo stesso tempo, il neo rettore sarà chiamato a mantenere il maggior equilibrio possibile con la componente ospedaliera, cioè con medici e dirigenti che arrivano dal “Pugliese-Ciaccio”: non è un caso che La Regina abbia nominato direttori amministrativo e sanitario dirigenti che ne sono più o meno diretta espressione (Procopio e Panella), né è stato casuale il messaggio lanciato da Cuda ai suoi «molti amici medici» dello hub catanzarese.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro
Caricamento commenti
Commenta la notizia