Cambi nelle parrocchie vibonesi: trasferimenti di sacerdoti imminenti. Novità per la Commissione del processo di beatificazione di Natuzza?
Le voci di imminenti novità sia per quanto riguardo alcune parrocchie che relativamente alla Commissione diocesana incaricata di istruire il processo di beatificazione di Natuzza Evolo si rincorrono da una parrocchia all’altra della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea che da oltre due anni è guidata da monsignor Attilio Nostro, il presule originario di Palmi, formatosi nella Capitale, scelto dal Vaticano in sostituzione di monsignor Luigi Renzo. Sono voci che filtrano direttamente dalla canoniche e dai corridoi degli uffici del clero con tanto di nomi e cognomi di sacerdoti che sarebbero in procinto di essere trasferiti in altra sede, ma che al momento, a sentire qualcuno dei diretti interessati, non trovano conferma anche perché il quadro non sarebbe ancora definito. A questa nuova fase di movimenti sarebbe interessata più di una vicaria, comprese quelle di Vibo e Mileto. Ed il vociare continuo di queste ore lascia trapelare che il vescovo – impegnato in questi giorni nell’opera dell’ascolto che accompagna questi spostamenti che non sono quasi mai indolori – si appresterebbe ad ufficializzare tali passaggi. La data dell’annuncio potrebbe essere quella di metà settembre, ovvero nel corso della riunione mensile del clero. Ma i nuovi cambiamenti non riguarderanno a quanto pare solo le comunità parrocchiali, ma anche, tanto per fare un esempio, la composizione del Tribunale diocesano incaricato di istruire a livello diocesano la causa di beatificazione della Serva di Dio Natuzza Evolo. Il Tribunale che attualmente ha come postulatore don Enzo Gabrieli, sacerdote dell’arcidiocesi di Cosenza – nominato dall’allora vescovo monsignor Renzo nella fase dell’avvio dell’istruttoria – si è insediato nel 2019. Esso, attenendosi alla composizione iniziale, risulta composto dal giudice delegato don Francesco Vardè in rappresentanza de presule, dal notaio don Francesco Sicari e dal notaio aggiunto Francesco Reda. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro