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Legambiente Calabria, Anna Parretta riconfermata presidente. Il nuovo direttore è Silvia De Santis

“Innovare, includere, riconvertire per accelerare la transizione ecologica, superare la crisi climatica e costruire un futuro di pace”

Ciafani, Parretta e De Santis

Si è concluso con la riconferma all'unanimità di Anna Parretta a presidente di Legambiente Calabria il Congresso regionale di Legambiente, sul tema “La Calabria in cantiere”, organizzato oggi all’interno della Green Station di Santa Domenica di Ricadi, (VV). Il nuovo direttore eletto è la biotecnologa ambientale Silvia De Santis, 31 anni, di Cosenza.  

“Ringrazio tutti i circoli di Legambiente Calabria per la fiducia accordatami - afferma la presidente Parretta - Le battaglie associative portate avanti nel mandato congressuale appena trascorso sono state molteplici e nuove sfide ci attendono negli anni futuri. L’assemblea che si è appena conclusa è stata un’occasione di confronto importante sui temi più urgenti per la nostra regione : crisi climatica, rivoluzione energetica; economia circolare; depurazione e tutela degli ecosistemi costieri e acquatici; abusivismo edilizio; mobilità sostenibile; città, periferie e piccoli Comuni in transizione, bonifiche e innovazione industriale; foreste, aree protette e biodiversità, agricoltura, lotta all’illegalità e alle ecomafie. Il nostro impegno sarà quello di lavorare con ancora più passione e tenacia per realizzare in Calabria i cantieri della transizione ecologica avendo come orizzonte l’interesse collettivo”.

Al suo fianco, nella veste di direttore, Silvia De Santis: “Sono molto onorata – afferma – di ricoprire questo ruolo e spero di svolgerlo al meglio facendo tesoro delle esperienze maturate fino ad ora, dapprima nella sede nazionale di Legambiente e poi con diversi progetti realizzati in questi anni in Calabria. La nostra Associazione sta crescendo molto, ma mi auguro di poter coinvolgere sempre di più le nuove generazioni ad avvicinarsi alle tematiche ambientali che rappresentano ormai le sfide del nostro futuro”.

Riconfermati anche i co-presidenti del Ceag Calabria, Francesco Dodaro  e Domenico Poerio. L’intero Consiglio direttivo, invece, sarà completato nei prossimi mesi.

L’evento, organizzato dal circolo locale di Ricadi, guidato da Franco Saragò, insieme ai circoli di Vibo Valentia e "La Ginestra", ha visto la presenza di tanti legambientini calabresi e numerosi ospiti intervenuti nella sessione di apertura: l’assessore regionale all’agricoltura, Gianluca Gallo (in collegamento da remoto); il dirigente della Regione Calabria, dipartimento territorio e tutela dell’ambiente, Salvatore Siviglia; il Commissario straordinario dell’Arpacal, Emilio Errigo; i sindaci Nicola Tripodi di Ricadi; Giovanni Macrì di Tropea; il Comandante regionale Unità forestali, ambientali e agroalimentari dei Carabinieri, il Colonnello Giovanni Misceo; il presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara (attraverso videomessaggio); il presidente di GOEL, Vincenzo Linarello, Francesco Russo dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria; Giorgio Berardi della Lipu, Rocco Gangemi del Fai,  Rosario Carbone di Libera di Vibo, Michelangelo D’Ambrosio di Slowfood Calabria, Antonio Lancellotta di Le GreenHouse; Vincenzo Calzona, direttore della Rete museale di Ricadi; il rappresentante del Touring Club italiano, Giovanni Bianco  ed Anpi attraverso un messaggio inviato alla presidente del coordinatore regionale, Mario Vallone.

A concludere i lavori, il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani: “E’ al Sud che è necessario realizzare – afferma Ciafani - la gran parte delle opere e delle infrastrutture della transizione ecologica. La Calabria è al centro di questo Sud ed anche al centro di progetti sbagliati come, per esempio, il ponte sullo Stretto di Messina quando invece si dovrebbero spendere le risorse economiche per far spostare calabresi e siciliani in maniera civile, attraverso il trasporto pubblico, cosa che oggi invece non avviene. In questa regione bisogna fare tante cose: impianti per produrre energia da fonti rinnovabili, come l’eolico a mare e a terra; impianti fotovoltaici sui tetti, impianti agrivoltaici, una rete ferroviaria all’altezza di un Paese industrializzato, impianti industriali dell’economia circolare per evitare di aprire nuove discariche o di continuare con l’attività delle discariche inquinanti. Alcuni progetti ed impianti vanno fermati e bisogna invece aprire tanti cantieri per permettere anche ai figli della Calabria, ed in generale ai figli del Sud, di poter rimanere nella propria terra lavorando per la transizione ecologica”. Ciafani si è poi congratulato con la presidente ed il nuovo direttore: “Buon lavoro ad Anna e Silvia – ha concluso il presidente nazionale - per il cammino che faremo insieme nei prossimi 4 anni per rendere la Calabria più verde, innovativa e inclusiva”.

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