Un intero paese, la frazione Limpidi di Acquaro, è stato trasformato nei giorni scorsi nella Betlemme di 2023 anni fa, con la riproposizione della rappresentazione del presepe vivente, che ha richiamato visitatori da ogni centro limitrofo ed emigrati rientrati per le festività. Un’impresa come ogni anno enorme quella che hanno compiuto i limpidesi, i quali, guidati spiritualmente da don Rocco Suppa, e lavorando per oltre tre mesi hanno trasformato ogni angolo, ogni abitazione, ogni cantina del piccolo borgo in qualche scenario del passato, in cui ognuna delle 200 anime della frazione ed altri provenienti da altri paesi hanno impersonato un ruolo. Il risultato è stato di 29 location allestite, allietate dal suono delle zampogne e dalla filodiffusione di musiche natalizie e dislocate nelle piccole viuzze lungo un percorso prestabilito e ben spiegato in un volantino consegnato all’avvio dello stesso e addirittura in un sito web creato ad hoc. A rendere il tutto più suggestivo e realistico tante postazioni addobbate con vegetali e attrezzi dell’antica tradizione contadina. Inutile dire che molte delle porte e delle case che hanno accolto gli scenari non venivano aperte dalla scorsa edizione della rappresentazione. Durante l’iniziativa, tra l’altro, è stato possibile soddisfare oltre alla vista anche il gusto, con la degustazione o l’acquisto (con una piccola offerta) di succulenti prodotti tipici delle feste e della cucina locale. Per quanto riguarda le scene c’erano, tra gli altri, la casa di Erode, la Sinagoga, locande e osterie, il panificio, il pastaio, l’arrotino, il calzolaio, la forgia, il tornio, il falegname, l’oleificio, la sartoria, il cestaio, il granaio, il ricottaio, il mercato e l’elenco per arrivare a ventinove sarebbe lungo. Ovviamente al culmine del percorso c’era la capanna, con la sacra famiglia visitata a fine serata dai Magi e un angioletto “tecnologico” a vegliare sul bambinello, distratto da uno smartphone. Della serie: anche il presepe si adatta ai tempi. Unanime il coro di consensi di quanti hanno visitato la rappresentazione, eseguita da una comunità che in queste e altre occasioni si dimostra affiatata e compatta, non lesinando sforzi nell’organizzazione e nella buona riuscita di ciò che fa.