La Caritas accoglie 700 bambini ucraini per le vacanze estive: alcuni andranno a Cosenza e Lamezia Terme
Con l’arrivo del primo gruppo di bambini e bambine provenienti dalla città di Nikopol in Ucraina prende il via anche nel 2024 l’iniziativa «È più bello insieme», un programma di Caritas di vacanze solidali per minori e accompagnatori provenienti da contesti di guerra. In tutto 700 minori, di cui 42, con 8 accompagnatori, in arrivo sabato 15 giugno all’oratorio-ostello «Oasi del Bello» della comunità parrocchiale di Tiggiano (Lecce), dove alloggeranno ospiti della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca. Un programma avviato nel 2022, subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, sostenuto dalla Conferenza Episcopale Italiana che ha permesso di accogliere fino ad oggi più di 700 tra minori e adulti accompagnatori (di cui 600 la scorsa estate) e che anche quest’anno, dal 15 giugno al 30 agosto consentirà ad altrettanti minori, con i loro accompagnatori, in periodi e luoghi diversi, di trascorrere una vacanza in Italia lontani dalla guerra e dalla difficile condizione che vivono oramai da più di due anni. Le esperienze di accoglienza vissute l’anno passato sono state estremamente positive e intense e hanno permesso di aiutare bambini e ragazzi nell’elaborazione del trauma della guerra, offrendo loro luoghi sicuri in cui confrontarsi e crescere avendo fiducia in un futuro di pace. È così che il valore umano e sociale che si è sviluppato in questi anni è immenso e può essere sintetizzato negli effetti che ha prodotto in passato sugli accompagnatori, che si trovavano in una condizione delicata e con ruoli sovrapponibili in quanto educatrici, operatrici, ma anche profughe; sui minori, che hanno potuto vivere una vacanza in serenità, e sulle comunità accoglienti che hanno sperimentato la solidarietà e la gratuità, in un processo di condivisione inestimabile. Durante l’estate 2024 i minori verranno accolti dalle Caritas di Cosenza, Lamezia Terme, Como, Senigallia, Iglesias, Jesi e Ugento-Santa Maria di Leuca in due momenti diversi, presso strutture situate al mare e in montagna. Anche le Acli partecipano al programma gestendo l’ospitalità di uno dei gruppi in Piemonte. Le diocesi accoglienti hanno organizzato attività ricreative e di intrattenimento per tutti i bambini, gli adolescenti e gli adulti che li accompagnano, in sinergia con tutti i religiosi, gli operatori e i volontari disponibili e coinvolgendo le comunità locali. Il progetto “È più bello insieme” infatti non è solo un progetto di accoglienza ma è una straordinaria occasione di animazione di comunità. Partendo da noi stessi, dalle nostre equipe, dalle nostre delegazioni, siamo chiamati a coinvolgere e a mettere in rete le diverse realtà territoriali: la comunità cittadina, le scuole, i comuni, le associazioni, la comunità ecclesiale (parrocchie, gruppi, movimenti), i giovani e tutte le singole persone intercettate dalle diocesi accoglienti. Il desiderio è che, attraverso la preparazione e poi l’incontro con i bambini e ragazzi, si accompagni la comunità a costruire una fraternità solidale che abbia a cuore il tema della pace, che sappia custodire quel senso profondo dell’umano, che è espressione di carità. Il card. Matteo Zuppi, presidente della Cei, lo scorso 20 maggio, di fronte all’Assemblea generale dei vescovi, aveva auspicato la promozione di «azioni solidali» e la definizione di "soluzioni inclusive e realmente incisive, in grado di rafforzare il senso di comunità e di reciproca cura, affinché nessuno sia tagliato fuori o venga lasciato indietro» e che le comunità divengano «luoghi di accoglienza per tutti». «È l'accoglienza che allarga anche il cuore e diventa testimonianza di una rinnovata cultura di pace: in questo senso accoglieremo i minori provenienti dall’Ucraina per un’estate di solidarietà».