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Parghelia venera la protettrice Madonna di Portosalvo. La riflessione di Gabriele Vallone

Il pensiero del delegato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione

La vita e la storia di Parghelia, sempre legate al mare, si intrecciano, nell’immagine della Madre di Dio, qui venerata sotto il titolo di Portosalvo; quell’immagine, parte essenziale della nostra tradizione, non è solo un documento d’arte e un oggetto di venerazione, ma è uno scrigno prezioso di fede e di storia, che Parghelia deve sempre più responsabilmente custodire.
Con grande solennità ed entusiasmo si sono conclusi i festeggiamenti civili e religiosi 2024 in onore della Madonna di Portosalvo, protettrice della nostra Parghelia e della gente di mare. Un intenso programma religioso ha preceduto i giorni della festa, che quest’anno si è svolta nei giorni 10 e 11 agosto. Il calendario delle celebrazioni, redatto dal rettore del santuario nonché arciprete, don Giuseppe Florio, è stato seguito e partecipato da tutti i devoti di Parghelia e da buona parte dell’intero circondario; tanti sono stati i fedeli che hanno seguito il novenario dedicato alla Vergine Santissima, le manifestazioni religiose si sono aperte domenica 4 agosto, dove al termine della Santa Messa, con grande esultanza di popolo, ha avuto luogo la discesa e l’esposizione alla venerazione del sacro quadro della Madonna di Portosalvo; venerdì 9 agosto è stata invece la giornata dedicata alle famiglie, nella santa messa della pre Vigilia, numerose famiglie di Parghelia hanno fatto l’atto di affidamento alla Madonna; sabato 10 agosto la comunità si è riunita nel santuario dedicato alla Vergine di Portosalvo per celebrare la Vigilia della festa; domenica 11 agosto, solennità della Madonna di Portosalvo sono state celebrate 4 messe, gremite di tantissimi fedeli, la prima quella cosiddetta dell’incoronazione, dove intorno alle 6.30 la sacra effige è stata adornata dai gioielli e dalle corone risalenti al 1919, poi alle ore 10.30 si è svolta la santa messa solenne cantata, presieduta dal Can. e Arc. parroco di Parghelia, don G. Florio, presenti al solenne pontificale il Sindaco di Parghelia Antonio Landro e l’intero consiglio comunale al completo, maggioranza e minoranza per la prima volta unite nel nome della Madonna di Portosalvo e della nostra incantevole Parghelia. L’ultima messa invece è stata celebrata da don Giuseppe Vitaliano originario di Parghelia e parroco della vicina Zaccanopoli, dove al termine si è susseguita la solenne e commovente processione, che sfilando per le strade della città ha testimoniato il legame indissolubile con gli abitanti di Parghelia. Alla processione ha preso la parte come ormai ogni anno, la confraternita del Carmine di Tropea e numerosi fedeli anche dei paesi limitrofi; presenti numerose autorità militari, tra cui le più alte rappresentanze della capitaneria di porto e della marina militare. Ha accompagnato la processione religiosa e allietato le vie della nostra cittadina il complesso bandistico AMCL “San Pantaleone M.M. Città di Limbadi”, la Madonna è rientrata in Piazza Portosalvo tra l’abbraccio della folla e un bellissimo spettacolo pirotecnico.

La serata di domenica ha visto l’esibizione del gruppo musicale “Sabatum Quartet” con il contributo dell’amministrazione comunale e della regione Calabria. Ringrazio di vero cuore quanti si sono spesi per l’organizzazione di questa festa, tanto attesa dai cittadini di Parghelia, un grazie a tutti coloro hanno contribuito per la buona riuscita della festa, in modo particolare al nostro parroco, al piccolo comitato parrochiale, al sindaco e all’intera polizia locale che ha garantito sicurezza e ordine pubblico. La festa più grande siamo noi pargheliesi, che quando facciamo squadra siamo capaci di grandi cose! Per il prossimo anno uniamoci per formare un grande comitato per i festeggiamenti, che sappia andare ben oltre le polemiche sterili e qualche malumore del passato, Parghelia ha bisogno di ritornare alla sua festa patronale; la festa del 2024 seppur in tono minore, ha dimostrato che possiamo farcela, serve unità e collaborazione nel nome della nostra Madonna. Solo inoltrandoci nell’immenso cumulo di leggende, poesie e tradizioni, di cui il popolo calabrese ha circondato la Madre di Gesù, e possibile cogliere la sua figura nella cultura popolare. Il grande Luigi Lombardi Satriani nel suo intervento al XIII convegno nazionale dei rettori dei santuari d’Italia, afferma: “la Madonna folklorica appare in dimensione familiare, bisognosa di apprendistato, ma anche mediatrice presso il Figlio irato, addolorata che aiuta a superare il negativo”. Allargando la prospettiva l’arcivescovo Agostino recensisce alcune intuizioni teologiche della pietà mariana popolare: a) Maria è colta come presenza viva; b) condivide la sofferenza umana c) come presenza materna, quale mediatrice singolare. La pietà mariana del popolo ha sempre colto con verace semplicità i due estremi della vita della Madre di Dio: diversa da noi, eppure come noi; nostra sorella e madre. Nel febbraio del 1919, l’anno dell’incoronazione con decreto del Capitolo Vaticano, della nostra sacra effige (10 agosto 1919), così scriveva, in occasione dei festeggiamenti in preparazione al grande evento dell’incoronazione, il presidente della commissione per i festeggiamenti, il nobile Antonio Francica: « cari concittadini, non possiamo pensare, senza sentirci lagrime di tenerezza salire agli occhi, a quell’istante in cui compito l’augusto rito, la dolce Madonna nostra, stringente al seno l’incoronato bambino, fregiata di aurea gemmata corona, raggiante tra la profusione di luci e di fiori, ci sorriderà dal suo altare in dolce atto di amore, e noi, tra l’esplosione di cuori frementi di santo figliale entusiasmo potremo salutarla, la prima volta “Vergine incoronata di Portosalvo pregate per noi”. La nostra festa patronale è storia, memoria, identità, speranza, passato, presente e futuro. Pertanto oggi, come allora VIVA LA MADONNA DI PORTOSALVO e auguri per una proficua e serena collaborazione per i prossimi festeggiamenti civili e religiosi dell’agosto del 2025.

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