Dieci anni fa, nel 2014, San Floro, piccolo comune della provincia di Catanzaro, ha dedicato una piazza a Ludwig von Mises, uno dei massimi pensatori liberali del XX secolo. Un gesto che non è stato solo una celebrazione formale, ma un invito a riflettere sul valore del suo pensiero, soprattutto in un contesto come quello calabrese, segnato da difficoltà economiche e burocrazia soffocante.
L'intitolazione a Mises, noto per le sue opere fondamentali, soprattutto per “Socialismo” e “Azione umana”, assume un significato simbolico profondo. Difensore della libertà individuale e critico feroce del controllo statale, lo stesso ci ricorda che il libero mercato è l'unico sistema in grado di allocare risorse in modo efficiente e giusto. Questo messaggio risulta particolarmente rilevante in Italia, dove l’interventismo statale domina il dibattito politico ed economico.
San Floro ha scelto di onorare lo scienziato sociale austriaco per il suo contributo rivoluzionario. In una regione come la Calabria, dove l’interferenza statale ha spesso ostacolato lo sviluppo economico, soffocato l’iniziativa privata e alimentato la stagnazione economica, il suo pensiero rappresenta una visione liberatoria. La piazza a lui dedicata è quindi un invito a riflettere su un modello di crescita basato sulla responsabilità individuale e sulla proprietà privata, una sfida per territori dove le ingerenze politiche e la mancanza di opportunità sono barriere allo sviluppo. La Calabria, così, con le sue sfide, potrebbe essere il laboratorio ideale per dimostrare che meno Stato e più libertà possono essere la chiave per superare le difficoltà economiche che affliggono la regione
Tale decennale è anche un'opportunità per riscoprire l’attualità del suo pensiero, per comprendere che, in un mondo sempre più attratto dalle sirene del socialismo economico e dalle politiche assistenzialiste, la sua lezione resta un baluardo per chi difende la libertà individuale, la cooperazione volontaria e il libero mercato, che garantiscono equità e sviluppo per tutti, non solo per pochi privilegiati.
L’ anniversario richiama alla mente l’altro precedente momento significativo, rappresentato, nel 2010, dalla titolazione di una via a Mises a Soverato (Catanzaro).
I due luoghi, la piazza di San Floro e la via di Soverato, rappresentano rare eccezioni nel panorama italiano, dove la cultura liberale ha faticato a trovare spazio. Tuttavia, la loro esistenza testimonia che il messaggio del grande austriaco può risuonare anche in aree lontane dai centri del potere politico ed economico, indicando una via diversa per il futuro.
Come ci ha ricordato, infatti: «Le idee e solo le idee possono illuminare il buio» e soprattutto che: «Non vi è altro mezzo per migliorare le condizioni della società se non quello di abolire l'interventismo e il dirigismo e di porre al loro posto la libertà economica, il sistema della proprietà privata dei mezzi di produzione, il mercato non ostacolato e la cooperazione pacifica dei cittadini. Solo il capitalismo, il sistema economico della libertà, può garantire la prosperità e il benessere di tutti».
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