Nella chiesetta di Piedigrotta, oltre alla leggenda che la circonda, aleggia un mistero… da anni non si hanno più notizie dell’antica “campana”. Della squilla in bronzo e relativo batacchio nulla più si sa, se non che era stata affidata alla Soprintendenza per il restauro (dopo essere stata ritrovata dalle forze dell'ordine nel 2003) ove giace in qualche deposito cosentino in attesa di essere “recuperata”.
Si tratta della campana di bordo del peschereccio che naufragò nelle acque napitine, di cui narra la leggenda, ma affinché l’Ente ne ritorni in possesso ha dovere probatorio. E, mentre si cercano i documenti che ne attestino la “proprietà”, il Municipio ha già avviato interlocuzioni: «Con la Soprintendenza – rileva il sindaco Sergio Pititto – abbiamo interlocuzioni aperte su tutti i siti monumentali ed avvieremo tutte le procedure affinché l'importante reliquia legata alla tradizione e alla storia di Piedigrotta, si possa riportare nel luogo ad essa deputato, la chiesetta».
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