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Cessaniti, un museo regionale per esaltare la bellezza delle luminarie calabresi

Si è tenuto sabato scorso il convegno “Cessaniti si illumina” nella sala teatro della scuola media “F. Mazzitelli” di Cessaniti. Un evento organizzato dall’associazione locale Panta Rei e dall’associazione regionale Luminarie Calabria, con il patrocinio del Comune e della Provincia di Vibo Valentia. L’obiettivo dell’evento è stato quello di presentare il progetto del Museo delle Luminarie calabresi, il primo museo permanente dedicato agli addobbi luminosi in Calabria, che sarà ospitato nel palazzo Cefalà, un edificio Liberty recentemente restaurato e riaperto al pubblico.

Fra i relatori Francesco Pugliese, presidente dell’associazione Luminarie Calabria, e diversi esperti come Caterina Pietropaolo, direttrice del Museo sulla civiltà contadina e rupestre di Zungri, Vincenzo Calzona, direttore del Museo civico di Ricadi, e Vito Maraschio, presidente dell’associazione Luminaristi pugliesi e promotore del Museo delle luminarie di Scorrano. Presenti anche amministratori del territorio, i sindaci di Ionadi Fabio Signoretta e di San Gregorio d'Ippona, Pasquale Farfaglia.

L’iniziativa ha inoltre il fine di sostenere la candidatura delle luminarie del sud Italia a patrimonio Unesco, una tradizione artigianale diffusa in Calabria, Puglia, Campania, Basilicata, Sicilia e Molise. A Cessaniti si tramanda una lunga tradizione di realizzazione di luminarie, con ritrovamenti come pannelli decorativi con luci a gas dei primi del ‘900, testimonianza del valore storico e culturale di quest’arte.

Il convegno ha rappresentato un’opportunità per promuovere un circuito culturale capace di attrarre visitatori verso l’entroterra vibonese, ricco di siti paleontologici e agricoli di rilievo, e di creare un ponte tra la storia delle luminarie, la cultura locale e la valorizzazione del territorio.

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