Vibo, la missione di carità di Stefania Mazzotta. Un racconto di inclusione e di aiuto per i più deboli VIDEO
Stefania Mazzotta è un’imprenditrice calabrese di Francavilla Angitola (in provincia di Vibo Valentia). Madre di quattro figli, dal 2019 dedica il suo lavoro all'inclusione dei migranti, contrastando la piaga del caporalato. Stefania ha lanciato un progetto di agricoltura sociale per accogliere giovani provenienti da percorsi di vita difficili. Il suo è un racconto di inclusione e dignità, volto a combattere disuguaglianze che affliggono chi nasce in contesti svantaggiati.
"Tutto nasce dall'incontro con il Signore"
"Tutto nasce dall'incontro con il Signore, un incontro che ha completamente cambiato la mia vita. Da lì inizio a prendermi cura del povero, dell'emarginato sociale, di coloro che il mondo disconosce. Le prime forme di accoglienza avvengono all'interno della casa di famiglia dove insieme a mio marito e ai miei figli ci prendiamo cura delle persone disagiate. Ben presto però sorgono nuovi bisogni e decido di acquistare un immobile all'interno del quale oggi vive un gruppo di ragazzi provenienti dall'Africa"
La storia di Isacco
"Isacco viene dal Ghana e ha 59 anni. Perde il lavoro - sottolinea Stefania - e da lì inizia a fare purtroppo uso e abuso di alcol. Si susseguono tutta una serie di problematiche, tra cui diverse ischemie. Viene ricoverato in un ospedale di lunga degenza dove rimane ricoverato per un anno circa. Purtroppo nel momento delle dimissioni a causa dell'assenza totale di un reddito non si riesce a trovare per lui un alloggio residenziale disposto ad ospitarlo. Lo accogliamo così noi nella nostra fattoria sociale e oggi Isacco ha una famiglia che lo ama e che si prende cura di lui".
Oltre l'accoglienza
"Oltre all'accoglienza - prosegue l'imprenditrice - fornisco supporto ai ragazzi nell'inserimento lavorativo tutelandoli da eventuali episodi di caporalato o da qualsiasi altro genere di sfruttamento. Oggi la nostra fattoria sociale è diventata una cittadella della carità: un luogo dove si vive secondo i dettami del Vangelo con giornate scandite dalla preghiera, dal lavoro nel settore agricolo e dalla vita comunitaria. Il progetto si sta espandendo anche sul territorio di San Calogero dove attualmente gestiamo una casa di accoglienza con un gruppo di amici: all'interno della casa ci sono cinque componenti e cerchiamo di dar loro il calore di una famiglia aiutandoli ad abbracciare il mondo del lavoro".
Il sogno di Stefania
"L'idea delle cittadelle parte dal sogno di un mondo nuovo. Un mondo completamente privo di ingiustizie e disuguaglianze. Un mondo dove regna l'amore, la pace, la gioia e la comunione fraterna. Un mondo dove vivere secondo i dettami del Vangelo facendo presente ad ogni membro che l'amore è la roccia sulla quale costruire la vita di ognuno. Un mondo dove le risorse essenziali - conclude Stefania Mazzotta - come l'acqua, il cibo, il lavoro e la casa siano disponibili per tutti. Un mondo completamente rinnovato".