Si sono svolti con successo i primi due itinerari del ciclo “Le vie della seta”, promossi nell’ambito di Catanzaro Jazz Fest, la storica rassegna giunta oramai alla sua ventiquattresima edizione e curata dalla Cooperativa Atlantide, che quest’anno si articola in 11 appuntamenti, tra concerti, presentazioni di dischi e libri, performance, visite guidate e degustazioni, che stanno coinvolgendo diversi attrattori culturali del centro storico. Gli itinerari previsti nell’ambito del festival sono in tutto quattro e ripercorrono idealmente la storia cittadina, dalle origini fino ai grandi cambiamenti che hanno coinvolto il tessuto urbano. Il titolo “Le vie della seta” allude al fatto che in tutti i tour sarà presente il riferimento all’arte della seta, introdotta dai fondatori bizantini e parte dell’identità stessa del territorio. Il primo itinerario dal titolo “Le vie della seta”, si è svolto domenica 24 novembre e si è aperto con la chiesa e l’oratorio di Santa Maria del Carmine e all’interno di quest’ultimo è stato possibile ammirare in tutta la sua straordinaria bellezza la celebre coltre funebre seicentesca in seta catanzarese e decorata con ricami d’oro, utilizzata in passato per celebrare i funerali dei membri della confraternita del Carmine e frutto della perizia delle maestranze catanzaresi, capaci di realizzare manufatti in seta di eccellente qualità apprezzati nelle fiere e nei mercati di tutta Europa. Dal quartiere Grecìa, che accolse i primi fondatori della città dediti soprattutto alla fase di creazione del prodotto grezzo, il tour si è poi snodato per le viuzze del centro storico nei quartieri: “Maddalena”, che ospitava in “Discesa filanda” la maggior parte dei telai attivi in città e “Giudecca”, luogo dove nel 1073 si stanziarono gli ebrei che erano soprattutto tintori. Domenica 1° dicembre si è svolto il secondo degli itinerari, quello dal titolo “A spasso per la città antica”, che ha proposto la riscoperta di altre aree del cuore antico di Catanzaro: i quartieri “Stella” e “Pianicello” che fanno capo rispettivamente alla chiesa e convento di Santa Maria della Stella e alla chiesa di Santa Maria di Mezzogiorno, entrambe poco conosciute, ma molto affascinanti, sia per la loro storia che per le opere di grande pregio in esse custodite. Il tour è proseguito, poi, con la visita e la descrizione di altre antiche aree come il quartiere “Sant’Angelo”, in passato antica zona commerciale animata da mercanti amalfitani prima e siculi poi, in seguito alla cacciata degli ebrei dal Regno di Napoli. Entrambe le comunità facevano riferimento alla chiesetta di Sant’Angelo (XIII secolo). Neanche questa volta è mancato l’imprescindibile riferimento alla nobile arte della seta che è emerso, anche durante il racconto della storia del convento di Santa Maria della Stella, all’interno del quale venne avviata la produzione di seta e tessuti serici di grande qualità nel periodo compreso tra il 1822 e il 1860. Quest’ultimo non era più il periodo in cui la lavorazione della seta era la principale fonte di benessere economico per Catanzaro, ma si cercava ancora di far rinascere questa attività che tanto aveva dato alla città in passato. Altri riferimenti nell’area anticamente conosciuta come “Cocole” e nel quartiere Sant’Angelo. Il tour si è concluso con la visita alla chiesa del Monte dei Morti e della Misericordia, splendido esempio di arte e architettura tardo barocca, anch’essa custode di preziose opere d’arte. Entrambe le iniziative sono state molto apprezzate dai partecipanti e sono state occasione di confronto e conoscenza di uno spaccato straordinario di storia locale, spesso sconosciuto e sottovalutato, ma che potrebbe rappresentare una importante occasione di riscatto e sviluppo per la nostra città, ricca di tanti tesori nascosti. Il terzo itinerario è previsto per sabato 7 dicembre e partirà alle ore 17.00 dal monumento Il Cavatore, in piazza Matteotti. Per informazioni e prenotazioni: 3396574421 - www.catanzarojazzfest.it