Nella parrocchia dell’Assunta, nella frazione Casenove di Decollatura, un presepe fatto soprattutto di macerie.
Il parroco Don Francesco Santo lo ha voluto poiché: “Dalle macerie che rappresentano guerra, male, cattiveria umana, può rinascere, però, la vita e una speranza di salvezza, come quella che ci dona il Salvatore con la sua nascita”. E infatti, in questo particolarissimo presepe, anche Gesù nasce sotto le macerie e non c’è muschio a simboleggiare la vita, ma pezzi di umanità distrutta rappresentati da pupazzi, scarpe o giocattoli di bimbi che forse non ritroveranno più.
“La frase scelta – spiega ancora il sacerdote – è Gloria a Dio dell’alto dei cieli e Pace in terra agli uomini…Appunto; pace. Proprio ciò che manca al mondo di oggi. E così, da qui, da questo piccolo borgo della Calabria, vogliamo lanciare un messaggio chiaro e forte sulla bellezza della vita che è troppo grande per essere distrutta, ma rinasce sempre”.
“Ringrazio i miei parrocchiani – conclude don Santo –, in particolare Corrado Musolino, Giovanni Petrone, con la partecipazione della signora Maria Greco, per il loro impegno e la loro dedizione nel trovare il tempo da dedicare alla realizzazione di segni importanti per la comunità come vuole essere questo nostro presepe”.
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