Venerdì 31 gennaio a Catanzaro, presso la Sala del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, in Piazza Falcone e Borsellino si è tenuto un interessante seminario di studio dedicato al “Codice Rosso” e al cosiddetto “Codice Rosso rafforzato”, normativa finalizzata ad una sempre maggiore tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. L’evento è stato organizzato dall’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani sezione distrettuale di Catanzaro, con il patrocinio del Coa di Catanzaro e in partenariato con il Centro di Ascolto Stella Del Mare ed ha avuto una platea di addetti ai lavori attenta e partecipativa.
L’evento formativo, dal titolo “Il Codice Rosso: Legislazione, Criticità e Percorsi di aiuto a cinque anni dalla sua entrata in vigore”, è stato accreditato dal Coa di Catanzaro con 3 crediti formativi per la formazione permanente degli avvocati e si è contraddistinto per la sua multidisciplinarietà; infatti ha avuto come relatori professionisti esperti del settore giuridico, sanitario e sociale. Dopo i saluti istituzionali, ha introdotto i lavori l’Avv. Margherita Corriere, Presidente della sezione Distrettuale Ami di Catanzaro, che ha evidenziato come una ottima legislazione non basti, ma necessita una autentica e concreta cultura all’attenzione e al rispetto dell’altro e che è urgente una educazione ad una consapevole parità tra i generi sin dai primi anni di vita dei bambini, onde sradicare quegli stereotipi che tanto ancora purtroppo sono consolidati nella nostra vita quotidiana; tanto ancora pertanto c’è da fare sia nell’ambito della famiglia che nelle scuole. L’avv. Corriere ha evidenziato come l’Ami, nel suo distretto, in sinergia con le scuole, stia promuovendo da anni la cultura giuridica del rispetto e della tutela dell’uguaglianza tra generi contro ogni tipo di discriminazione e violenza.
Sono seguite le relazioni, oltre che interessanti, a volte veramente avvincenti; la dott.ssa Sarah Cacciaguerra Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Catanzaro ha illustrato in maniera brillante e analitica la normativa sul codice rosso, analizzando in particolare come si svolgono le indagini e soffermandosi sull’audizione della persona offesa. È seguita la relazione della dott.ssa Domenica Morabito, ostetrica presso il G.O.M. di Reggio Calabria, che ha parlato ad una platea molto interessata della gestione dei casi di violenza nei pronto soccorso ostetrici e delle linee guida a cui attenersi, facendo rilevare come spesso le donne provano vergogna a denunciare le violenze subite.
Molto interessante e sentito l’intervento della dott.ssa Maria Grazia Muri, Presidente del Centro Antiviolenza S.O.S. Astarte Donna di Catanzaro, che ha parlato dell’esperienza maturata nel supporto alle vittime, una esperienza di vita vera, molto importante e coinvolgente.
È stata molto seguita anche la relazione dell’avv. Giuseppina Pino, coordinatrice dell’Osservatorio Antiviolenza della Regione Calabria, che ha analizzato le luci e le ombre della normativa vigente e le buone prassi dell’Osservatorio per la tutela delle vittime e per la prevenzione della violenza di genere.
Con il suo intervento, l’On. Wanda Ferro, Sottosegretario di Stato del Ministero dell’Interno, ha sottolineato che la violenza contro le donne è un'emergenza che continua a segnare tragicamente la nostra società. I numeri parlano chiaro: nel 2024 sono state uccise 113 donne, di cui 99 in ambito familiare o affettivo, e di queste 61 da partner o ex partner e già nel mese di gennaio 2025 sono già due le vittime di femminicidio. Il Sottosegretario ha concluso il suo intervento telefonico dichiarando: “Siamo consapevoli quindi che non basta inasprire le pene o migliorare il monitoraggio dei colpevoli, per quanto fondamentali siano le misure preventive e i braccialetti elettronici. Serve una rivoluzione culturale, che smonti pregiudizi e stereotipi, le attenuanti e le spiegazioni infondate con le quali spesso si tenta di giustificare la violenza sulle donne: il raptus di gelosia, il presunto tradimento, il disagio vissuto verso situazioni di crisi affettive o di scelte di vita. Nessuna di queste giustificazioni può essere accettata”.
Molto importante la relazione del dr. Michele Varcasia, Responsabile Comunicazione Ami, che ha illustrato gli strumenti economici di ausilio alle donne che denunciano reati di violenza di genere, analizzando dettagliatamente ciascun beneficio economico di cui possono usufruire anche gli orfani dei femminicidi.
Ha concluso i lavori l’Avv. Gian Ettore Gassani, Presidente Nazionale Ami, sempre molto sensibile alle tematiche relative alla violenza di genere e, coautore con il dr. Valerio De Gioia di testi giuridici relativi a tale dolorosa materia. I saluti finali sono stati curati dalla dott.ssa Stefania Mandaliti, Presidente del Centro Ascolto Stella del Mare di Catanzaro, che ha illustrato le importanti attività portate avanti egregiamente con professionalità e tanta dedizione dal suo centro.
I lavori sono stati moderati dall’Avv. Mafalda Manuela Carino, Responsabile della sezione territoriale Ami di Catanzaro.
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