
Di Valerio Colaci
“Il giro di Dinami in 80 persone”. Parafrasando Jules Verne si sarebbe potuta intitolare così la piacevole e partecipata escursione trekking di domenica 23 marzo, un viaggio di circa 10 chilometri tra l’artigianato, la natura, i miti e le leggende, le bellezze e i luoghi religiosi del piccolo centro, più realisticamente chiamato dagli organizzatori, l’associazione “Un posto di Calabria”, “Dinamys e il monastero di Soreto”. Hanno apprezzato la numerosa presenza sia il sindaco, Nino di Bella, che il parroco, don Rocco Suppa. Raduno di prima mattina al parcheggio dei ruderi del convento francescano (luogo di culto - dove si fermò per benedirne la statua anche Giovanni Paolo II durante il suo viaggio verso Serra San Bruno, nel 1984 - voluto direttamente dal Santo da Paola, che ne concordò la costruzione direttamente con i marchesi di Arena). Da lì, in auto, il gruppo si è mosso verso contrada “Melandra”, per ammirare le varie fasi di esecuzione di eleganti penne in legno ideate da Vincenzo Fratea nella sua falegnameria. La tappa successiva, percorrendo un sentiero boscoso, è stata la “mitica” “Pietra Paladina”, leggendario luogo di stallo di briganti, che vi avrebbero nascosto misteriosi e ricchi tesori. Incantati dal sito, i partecipanti hanno rifatto il viaggio a ritroso verso l’eremo di Soreto, da dove, dopo una sosta, l’attuale custode solitario del sito, padre Pino Müller, li ha guidati ad ammirare gli adiacenti e maestosi ruderi, le numerose piante di “Leucolea”, oliva bianca, e il pioppo nero secolare (recentemente inserito dalla regione nell’elenco degli alberi monumentali con i suoi 600 anni). Rimandato ad altra data, causa vento, il previsto ulteriore tour per le caratteristiche vie del paese. Ciò non ha sminuito il successo della manifestazione, con viva soddisfazione di Nino Di Bella, che spera che «questa iniziativa possa essere da apripista per una conoscenza più approfondita del nostro meraviglioso territorio».
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