Un’ondata di fede, speranza e fraternità ha attraversato le strade di Gimigliano domenica scorsa, quando centinaia di fedeli della forania di Catanzaro Ovest hanno partecipato alla giornata giubilare presso la Basilica della Madonna di Porto. Un evento che ha unito spiritualità, tradizione e cammino, seguendo il suggestivo itinerario del Cammino Mariano del Corace.
Il pellegrinaggio ha preso avvio dalla Chiesa Madre di Gimigliano, custode del prezioso quadro della Madonna, portando i pellegrini lungo un percorso ricco di significato verso la meta giubilare. Un tragitto di fede condivisa, segnato dalla preghiera e dalla riflessione, in cui il cammino fisico si è intrecciato con quello interiore.
Giunti alla Basilica di Porto, cuore spirituale del pellegrinaggio, i fedeli hanno partecipato alla solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo Claudio Maniago. Nell’omelia, il presule ha offerto una profonda meditazione sul significato autentico del Giubileo: non un rito da adempiere, né un’imposta spirituale da pagare, ma un’occasione di grazia, un dono che Dio fa al suo popolo per riscoprire la bellezza della fede.
“Il Giubileo – ha affermato Maniago – è tempo favorevole per ravvivare il nostro rapporto con Gesù e risvegliare la risposta al suo amore. L’indulgenza giubilare è lo sguardo d’amore di Dio che incontra la nostra fragilità e ci offre misericordia”.
Richiamando le parole di Papa Francesco, l’arcivescovo ha ricordato che siamo “pellegrini nella speranza”: una speranza che non è ingenuo ottimismo, ma fiducia nella potenza della risurrezione di Cristo, capace di illuminare la nostra esistenza.
Maniago ha poi sottolineato il valore simbolico e concreto del cammino: “La fede cristiana è movimento, è pellegrinaggio. Non possiamo restare fermi. Camminare insieme significa lasciarsi alle spalle ciò che ci tiene prigionieri, liberarsi dal male che ci ferisce e ci divide”.
Nel cuore della sua riflessione, il vescovo ha posto il Vangelo della donna adultera, evidenziando lo sguardo misericordioso di Gesù che non condanna ma invita al cambiamento: “Va’, e non peccare più”. Un amore esigente, ma sempre fiducioso, che ci sprona a rialzarci e a ripartire.
Il Testimonium: segno del cammino compiuto
Al termine della solenne concelebrazione eucaristica, l’arcivescovo Maniago ha consegnato il Testimonium ai rappresentanti delle parrocchie della forania Catanzaro Ovest e al gruppo “Cammino di Porto”.
Il Testimonium è un attestato ufficiale che certifica il pellegrinaggio compiuto lungo il Cammino Mariano del Corace, dalla Chiesa Madre di Gimigliano alla Basilica-Santuario “Madonna di Porto”. Concepito dall’Arcidiocesi Metropolitana di Catanzaro-Squillace per il Giubileo della Speranza 2025, esso rappresenta un segno tangibile della fede vissuta e un invito a continuare ad essere testimoni dell’amore di Dio e di Maria sua Madre nelle proprie comunità.
La giornata si è conclusa con un forte invito alla conversione, alla speranza, al rinnovamento del cuore. Un’esperienza che ha lasciato nei partecipanti il segno di un Dio che cammina accanto a noi, che non si stanca mai di credere nell’uomo, e che, proprio come nella parabola evangelica, ci tende sempre la mano per ricominciare.
La Direzione della Basilica ha espresso vivo compiacimento per il servizio svolto dalle Ferrovie della Calabria per la buona riuscita del pellegrinaggio.
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