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Gimigliano, donato un defibrillatore alla Basilica della Madonna di Porto

Potrebbe salvare tante vite il defibrillatore cardiaco nel Santuario della Madonna di Porto donato dal Lions Clubs di Catanzaro e dalla Reale Accademia Sancti Johannes. È stato Roberto Iuliano medico gastroenterologo al Pugliese-Ciaccio a consegnare il salvavita nelle mani dell’arcivescovo Claudio Maniago durante la celebrazione della festa di Madonna di Porto.

“Il Santuario è nel cuore di tanti fedeli non solo della provincia ma della regione tutta” ha sostenuto il gastroenterologo “la tradizione vuole che decine di fedeli vadano in pellegrinaggio a Porto anche a piedi, passando per stupendi paesaggi e arrivando stanchi ma piedi di fede al Santuario: circa 30 kilometri di curve, salite e discese. Un atto di devozione ma anche una importante distanza a chi giovane od anziano, sano o malato arriva a qual stupendo Santuario. Da qui l’idea di fornire uno strumento utile a scongiurare un eventuale dramma quando è il cuore a vacillare”. Ecco la necessità di avere a disposizione un defibrillatore cardiaco, cioè un piccolo computer che riesce a capire se sia giusto intervenire ed “erogare quella scarica salvavita” per la quale è stato concepito, necessaria per rimettere in moto un cuore che smette di battere.

Si tratta comunque uno strumento che necessita della mano dell’uomo. Attivato il defibrillatore e posizionati gli elettrodi sul torace lo strumento esegue un monitoraggio immediato e comprende lo stato cardiaco del paziente in crisi. Il defibrillatore ha il pregio di registrare ogni passaggio e di informare sui semplici passi che devono essere attuati in tempi brevissimi. Di qui la necessità di identificare e formare donne e uomini per utilizzare correttamente il macchinario. Per questo motivo verranno istruiti dieci tra volontari e sacerdoti per apprendere le nozioni necessarie per l’uso dello strumento. É stato coinvolto in questo delicato compito l’anestesista Pietro Maglio della Dulbecco, anch’egli Lions. La lezione esaustiva nella Chiesa del Monte a Catanzaro, grazie alla disponibilità di monsignor Pino Silvestre compartecipe del progetto.

“Ogni luogo dove c’è affluenza di numerose persone dovrebbe essere fornito di un defibrillatore ma anche di qualcuno che lo sappia far funzionare”, ha spiegato il dottore Iuliano, mi riferisco in particolare a stadi, palestre, scuole, musei, teatri e chiese. Utile divulgare le informazioni sui luoghi dove tali strumentazioni sono disponibili per un pronto intervento. Non dimentichiamo che le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nel mondo”.

Nelle mani di monsignor Maniago è stato consegnato questo “piccolo gioiello” salvavita ed un foglio dove sono state riportate le associazioni benefiche ed i fedeli che hanno contribuito alla donazione. “Speriamo non venga mai utilizzato”, ha commentato l’arcivescovo ringraziando per questo significativo gesto anche a nome di tutti i fedeli.

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