Catanzaro, Crotone, Vibo

Venerdì 06 Giugno 2025

Catanzaro capitale dell’arte contemporanea per un mese: chiude con successo il Performing Festival

Diciassette performance artistiche, dodici talk di approfondimento, due workshop. I numeri del Performing Festival raccontano, già da sé, l’impatto che l’iniziativa ha avuto sulla città di Catanzaro. Ma a raccontare l’importanza del Festival è soprattutto la qualità degli ospiti che Performing ha portato sui Tre Colli, racchiudendo in tre settimane appuntamenti di caratura artistica e culturale di livello mondiale. A testimoniarlo sono le decine di articoli di stampa nazionale e internazionale che hanno sottolineato come il Performing Festival abbia portato Catanzaro e quindi la Calabria al centro della scena artistica contemporanea per tutto il mese di maggio. Nomi come quello di Regina José Galindo, di Nezaket Ekici, di Daniela Ortiz, di ORLAN hanno catturato tanto l’attenzione del pubblico già avvezzo alle performance di artiste tanto affermate, quanto l’interesse di un pubblico più ampio, suscitando curiosità verso forme di espressione artistica che Catanzaro non aveva sin qui mai vissuto. I talk, poi, attraverso la visione degli artisti ospitati, hanno permesso di aprire il dibattito sia su temi strettamente legati alla città (come la riqualificazione urbanistica di aree abbandonate), sia su temi di attualità globale, come la questione israelo-palestinese, le politiche migratorie e la libertà individuale femminile. Di straordinario rilievo culturale quindi sia le performance, sia le occasioni di confronto e approfondimento a disposizione degli studenti e delle studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. L’istituzione, promotrice della manifestazione, ha infatti inteso investire sulla città e sulle sue potenzialità inespresse, allestendo una rassegna ambiziosa, stimolante, di alto profilo, dimostrando da un lato che il Mezzogiorno e la Calabria hanno capacità, competenze e professionalità per accogliere grandi eventi; e dall’altro che la periferia sociale e culturale in cui la città si è confinata da decenni è un recinto da cui è possibile fuggire. Un investimento sulla città, dunque, perché il Festival non ha avuto solo una ricaduta sul tessuto culturale calabrese, bensì anche sul tessuto economico catanzarese: le attività commerciali e ricettive del centro storico del capoluogo di regione hanno infatti beneficiato direttamente delle attività del Festival, con risultati tangibili in termini di prenotazioni ed erogazione di servizi. «È stato faticoso sì, ma il Festival ci lascia una grande soddisfazione. La definirei una grande esperienza formativa per tutto il contesto in cui opera l’Accademia di Belle Arti, un’esperienza che a mio avviso è servita anche a permettere al comparto Afam di accorciare le distanze dal sistema artistico e da quello della cultura. Era uno dei nostri obiettivi: da qui ripartiamo per nuovi traguardi, sia come Accademia che come comparto», ha detto Simona Caramia, docente dell’Accademia di Catanzaro e referente scientifica dell’intero progetto Performing. Entusiasta Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia: «La vita, come consuetudine, è sempre pronta ad offrire strumenti capaci di comporre arie che allietano anche le anime più inquiete – ha commentato al termine della kermesse -. L’Accademia di Catanzaro ha offerto momenti che rimarranno nel cuore di chi è capace di ascoltarle e di chi ha avuto modo di offrire il pulsare del proprio corpo aprendolo verso nuovi orizzonti. Artisti provenienti da ogni angolo del mondo, hanno inteso offrire il proprio sapere, raccontando quanto la ricerca artistica risulta essere linguaggio capace di scuotere coscienze aprendo varchi di temporalità ermeneutica.  La performance, basata sull'improvvisazione dell'artista e sul coinvolgimento del pubblico, ha lasciato nei nostri allievi ed in tutti i partecipanti, profonde tracce di riflessione creativa. Grato ed orgoglioso per quanto prodotto, ancora una volta ritengo doveroso ringraziare l’intera collettività accademica per il grande sforzo profuso, assicurando che l’impegno continuerà fino a quando questa straordinaria squadra riporrà nella mia persona ancora fiducia e stima». Per rivivere le emozioni di Performing, tutto il materiale multimediale è a disposizione sul sito internet ufficiale www.prmgfestival.com e sulle pagine social del progetto (Fb: Performing Festival; Ig: @prmg_festival). La manifestazione è parte di “PERFORMING”,  un progetto che coinvolge dodici istituzioni del comparto AFAM e Universitario italiane guidate dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, sostenuto con fondi del Ministero dell’Università e della Ricerca del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – Missione 4 – Componente 1 “Potenziamento dell’offerta dei servizi all’istruzione: dagli asili nido all’università” – Investimento 3.4 “Didattica e competenze universitarie avanzate”, sotto-investimento T5 “Partenariati strategici/iniziative per innovare la dimensione internazionale del sistema AFAM”, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.

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